Festival delle operazioni in zona Cesarini. Quella consulenza dell’ultimo minuto assegnata dalla Cassa Depositi e Prestiti

Consulenze dell'ultimo minuto in Cassa Depositi e Prestiti

di Stefano Sansonetti

Nella categoria delle operazioni in zona Cesarini, molto diffuse negli ultimi tempi, sembra potersi iscrivere anche una consulenza assegnata qualche giorno fa dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il colosso del Tesoro, i cui vertici Claudio Costamagna e Fabio Gallia sono in scadenza, ha attribuito alla società Business Integration Partners una “consulenza per il monitoraggio dei piani industriali”. A parte il fatto che i piani industriali da “monitorare” sarebbero comunque quelli appartenenti al vecchio management, il costo dell’operazione è stato di 280 mila euro, come si apprende dall’avviso di aggiudicazione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea lo scorso 8 maggio 2018. Al di là della decisione “in articulo mortis”, la curiosità dietro all’operazione di Cdp sono tante. La consulenza in questione, infatti, rappresenta il risultato dell’assegnazione del secondo lotto di una gara il cui primo pezzo era stato aggiudicato il primo agosto 2017. Si trattava del lotto 1, relativo a una “consulenza per la redazione dei piani industriali”. A vincere, in quell’occasione era stata la The Boston Consulting Group, portandosi a casa 1,2 milioni di euro.

IL DETTAGLIO. In quell’occasione La Notizia, aveva fatto notare come alla presidenza della Commissione giudicatrice la Cdp avesse messo Maurizio Petronzi, responsabile area acquisti della Cassa dal 2014. Petronzi, però, prima di arrivare a via Goito aveva lavorato alla Business Integration Partners e successivamente alla Ernst&Young. Società che, insieme ad altre, erano in lizza per l’assegnazione del medesimo lotto 2. Alla domanda se fosse opportuno aver scelto Petronzi alla presidenza della Commissione, la Cdp aveva risposto che “la sua esperienza ventennale in consulenza direzionale è piuttosto un fattore che rafforza le capacità di valutare al meglio le offerte”. Anche perché, aveva concluso la Cdp, “non ha nessun tipo di legame con queste società ed è completamente indipendente da esse da oltre due anni”. Peccato però che il successivo 18 settembre 2017, cioè dopo l’articolo de La Notizia, la Cdp si sia precipitata a sostituire alcuni componenti della Commissione giudicatrice, compreso Petronzi, “per circostanze impreviste e imprevedibili di carattere operativo-gestionale”. Al posto del dirigente è stata chiamata Giovanna Corporandi, responsabile servizio pianificazione di Cdp. Ma alla fine a chi è andato il lotto 2 del bando? Come detto proprio alla Business Integration Partners, la ex società di Petronzi, che ha prevalso su sette concorrenti. Nulla di illegittimo, per carità. Ma sicuramente curioso