Fiamme gialle, allarme rosso sulla corruzione. Gli appalti pubblici irregolari sono un business di 3 miliardi e mezzo, nel 2016 sequestrate 280 aziende alla mafia

Un allarme rosso della Guardia di Finanza sulla corruzione negli appalti pubblici. Ma anche sui sequestri di mafia.

Un allarme rosso della Guardia di Finanza sulla corruzione negli appalti pubblici. L’assegnazione irregolare dei lavori, infatti, ha pesato almeno 3,4 miliardi di euro nel 2016, facendo registrare un forte aumento rispetto al 2015, quando la stima parlava solo di un miliardo. Il dato, più che triplicato, è contenuto nel Rapporto annuale della Guardia di Finanza, che sarà illustrato oggi a Roma davanti alla presenza del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. I controlli effettuati dal Gdf negli ultimo 12 mesi ha permesso di denunciare 1.866 persone, mentre ne sono state arrestate 140, grazie a un milione di interventi messi in atto dalla polizia economica e finanziaria in 12 mesi.

Mafia ed evasione fiscale – Nel dossier viene raccontata anche l’attività di contrasto alle società legate alla criminalità organizzata. “La Guardia di Finanza ha sequestrati beni per oltre 2,6 miliardi alle organizzazioni criminali mafiose e sottratto al controllo delle cosche 281 aziende oltre a 5.242 beni mobili e immobili”, si legge nel Rapporto. Sull’evasione fiscale, la Gdf ha scoperto 2mila casi di frodi Iva e in totale 1.663 di evasione fiscale internazionale. Il sequestro di disponibilità patrimoniali e finanziarie ammonta a 781 milioni di euro. Sul capitolo del lavoro in nero, infine, nel 2016, a seguito i controlli compiuti dalla Fiamme Gialle, sono stati individuato oltre 19mila tra lavoratori in posizione irregolare.