Fiducia al Governo Draghi alla Camera, ma sul decreto Aiuti l’incognita resta il Senato. Conte avverte: “Si vedrà”

Fiducia al Governo Draghi alla Camera, ma sul decreto Aiuti Conte avverte: “Al Senato si vedrà”. E intanto si rivede Grillo

Fiducia al Governo Draghi alla Camera, ma sul decreto Aiuti l’incognita resta il Senato. Conte avverte: “Si vedrà”

Fiducia al Governo Draghi (ma non al Decreto Aiuti) alla Camera. Al Senato si vedrà. Tiene alta la tensione il leader M5S Giuseppe Conte all’indomani dell’incontro con il premier Mario Draghi al quale ha consegnato la lista delle 9 richieste che il Movimento pone quali condizioni per restare in maggioranza e al Governo.

Il motivo del distinguo tra i due rami del Parlamento è innanzitutto tecnico, come spiega del resto lo stesso presidente M5S: “Adesso c’è una votazione separata per la fiducia e votiamo la fiducia al governo”.

Fiducia al Governo Draghi alla Camera

Fiducia separata dal testo del decreto che continua a rimanere indigesto ai 5 Stelle. Il problema si porrà al Senato, invece, dove da regolamento è previsto un voto unico fiducia-provvedimento.

“Noi vogliamo collaborare con il governo e ieri abbiamo portato un documento con le priorità dei cittadini, delle famiglie e delle imprese – aggiunge Conte -. Quindi c’è la disponibilità, la volontà ma anche l’urgenza che si facciano quelle cose che sono importanti”.

E quanto al voto finale del decreto Aiuti alla Camera? “Noi lo abbiamo detto: sono misure che abbiamo invocato a gran voce, e alcune le abbiamo direttamente suggerite, ma francamente non abbiamo compreso l’ostinazione di inserire una norma del tutto eccentrica e che non c’entra nulla con questa materia dei sostegni”.

Fiducia al Governo Draghi al Senato

Quella cioè che riguarda “una prospettiva di un inceneritore che è assolutamente obsoleta, ragion per cui abbiamo adottato una linea che non può essere quella di condividere il contenuto”.

Una norma che, come detto, e come dice lo stesso Conte, potrebbe portare ad un epilogo del tutto diverso quando il provvedimento arriverà al Senato dove non è previsto il voto disgiunto. “Quando arriverà il testo saprete…”, taglia corto l’ex premier lasciando il convegno Verso un’Italia Ecodigital.

Grillo torna e sta con Conte

Intanto, dopo il post a difesa dell’ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo promotrice del Reddito di cittadinanza, B torna a farsi sentire il garante M5S Beppe Grillo.

Che con un nuovo post elogia Riccardo Fraccaro per la misura del Superbonus 110%, varata quando era sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Conte premier.

“Ha reso possibile l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico delle abitazioni a costo zero per i cittadini, dando impulso all’economia e alla salvaguardia dell’ambiente e ora l’ex sottosegretario è tra le 10 persone più ricercate del mondo. Se avvistato avvicinarsi con cautela, può compiere opere di bene per la collettività. #superbonus”, ironizza il cofondatore M5S.

Segno di una ritrovata unità d’intenti e di visione con Conte? Si vedrà.