Fine delle trasmissioni, Rousseau riduce i servizi. Dopo lo strappo di Dibba arriva anche quello annunciato di Casaleggio

Una tempistica perfetta. Giovedì non si è solo registrato l’ultimo attacco di Alessandro Di Battista al M5S. Nella bozza dello statuto del gruppo della Camera è stato cancellato ogni riferimento a Rousseau. “Molti pensano che Rousseau sia uno strumento. Non è così. è l’ecosistema, l’ecologia del M5S”, ha replicato l’associazione presieduta da Davide Casaleggio (nella foto) in una nota in cui ha denunciato la creazione di una “finta piattaforma”, dal nome Open Rousseau. E ieri l’ultimo contrattacco nei confronti dei “morosi” e di chi la vorrebbe senza poteri decisionali.

Sul Blog delle stelle è comparso un lungo avviso per comunicare l’interruzione di alcuni servizi. “Con enorme dispiacere – si legge – siamo costretti a comunicare che, alla luce dell’attuale situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell’ultima tranche di versamenti in scadenza nella giornata del 30 settembre, siamo costretti a procedere alla sospensione di alcuni servizi e all’annullamento di attività e/o iniziative programmate per il trimestre ottobre – dicembre 2020”. Ed ecco spiegato il motivo: “assenza delle entrate previste”.

In due lunghi elenchi si spiega cosa si taglia: dalla disdetta dell’affitto di parte dell’ufficio di Milano allo slittamento delle Olimpiadi delle idee previste per il 4 ottobre, dalla gestione delle liste elettorali locali al portale Lex Iscritti. E cosa si mantiene: dalla tutela legale del M5S, del Garante e del capo politico al servizio di voto online. “Ricordiamo – si legge – che l’associazione Rousseau garantisce l’infrastruttura organizzativa, amministrativa, burocratica, tecnologica e comunicativa, nonché la tutela legale e le attività di formazione necessarie per oltre 2000 eletti e 170 mila iscritti al M5S”.

Da qui l’invito ai responsabili del Movimento a far rispettare gli impegni sul versamento del famoso contributo di 300 euro “quello che abbiamo adottato negli ultimi due anni, dopo averne sperimentati diversi nei tredici anni precedenti senza mai aver attinto a finanziamenti pubblici dei quali con coerenza non faremo mai uso”. La nota conclude con l’augurio che “nel rispetto di tutti gli eletti che, con coerenza, lealtà e onestà onorano gli impegni presi e anche verso tutti gli iscritti, chi ha la responsabilità di far rispettare le regole la eserciti con giustizia ed equità”.