Ci vorranno altri sei mesi per avere l’attesa consulenza del virologo Andrea Crisanti (nella foto) che dovrà far luce sulla gestione del coronavirus in Lombardia. Come chiesto dal direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, la Procura di Bergamo ha concesso tempo fino a marzo per depositare il decisivo atto che dovrà rispondere a tre questioni ossia la mancata istituzione della zona rossa nei comuni di Alzano e Nembro, l’anomala riapertura del pronto soccorso di Alzano dello scorso 23 febbraio e, per concludere, l’esorbitante numero di decessi che si sono verificati nelle rsa della zona. Si tratta della maxi inchiesta nelle mani del procuratore capo Cristina Rota in cui sono ipotizzati i reati di epidemia colposa e omicidio colposo.
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