Fondi Lega, fermato il liquidatore Sostegni. Stava per fuggire in Brasile. L’inchiesta riguarda la compravendita di un capannone a Lombardia Film Commission

Stava per fuggire in Brasile, ma la Guardia di Finanza ha fatto appena in tempo ad arrestare Luca Sostegni, liquidatore della società Paloschi srl, indagato per i reati di peculato su fondi della Regione Lombardia ed estorsione nell’ambito dell’inchiesta riguardante la compravendita “gonfiata” di un capannone industriale a Cormano, in provincia di Milano, tra l’immobiliare Andromeda, la fondazione Lombardia Film Commission e alcune società ritenute vicine alla Lega.

Il prezzo di vendita dell’immobile, secondo le indagini compiute dalla Finanza, sarebbe stato gonfiato fino ad 800mila euro, mentre il suo valore reale era di circa 400mila. Per l’acquisto del capannone sono stati usati fondi pubblici erogati dalla Pirellone alla stessa Fondazione. A Sostegni viene contestata anche l’estorsione, perché, sempre secondo i pm, avrebbe chiesto soldi ad altre persone in cambio del suo silenzio sulla vicenda. E dovrà rispondere anche di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, in quanto, a causa dei debiti con il fisco della Paloschi, anziché far confluire l’intero importo ricavato dalla compravendita nelle casse della società di cui era liquidatore, avrebbe distratto almeno 260 mila euro su un conto intestato a un’altra società.

Secondo gli inquirenti, ad architettare l’operazione sarebbe stato il commercialista milanese Michele Scillieri, presso lo studio del quale, a fine 2107, è stato registrato e domiciliato il movimento “Lega per Salvini premier”. Scillieri è indagato con altri due ideatori dell’operazione, Alberto Di Rubba, ex presidente della Fondazione ed ex revisore dei conti del gruppo alla Camera e Andrea Manzoni, altro professionista di fiducia. Le persone coinvolte a vario titolo nell’inchiesta del pm Stefano Civardi e dell’aggiunto Eugenio Fusco, sono gli stessi dell’inchiesta di Genova sulla scomparsa dei 49 milioni della Lega.