Forza Italia al capolinea. E Verdini prepara la grande fuga dal partito

Perché Debora Serracchiani è così. Ce la mette tutta pur di assecondare il capo. E se Matteo ha detto “basta catenaccio”, parlando di comunicazione, per passare al tiki taka, ecco che Debora mette subito in pratica le indicazioni del premier-segretario. “Noi non cerchiamo nessuno. Riteniamo di avere i numeri anche al Senato e partiamo dall’unità del Pd, come abbiamo fatto fin dall’inizio”. La vicesegretaria del Pd afferma ciò a proposito della possibilità che i verdiniani arrivino nel Partito per sostenere le riforme, ben sapendo che Renzi ha cercato eccome Denis Verdini e che i numeri al Senato sono tutt’altro che sicuri. Per non parlare della minoranza del Pd. E il Mattinale di Renato Brunetta gioca sul velluto nel replicare. “Renzi compra i verdiniani e i grillini al Senato? E questa sarebbe la dignità? Chissà se la Procura indaga. Fate pure, porta male a entrambi”. Mettiamo da parte procure e grillini, ciò che resta è Verdini e Forza Italia.

FUGGI FUGGI GENERALE
L’ex ras del partito azzurro, l’uomo che tutto poteva e nulla doveva, sarebbe già a pronto a passare armi e bagagli con Renzi, seguendo una strategia soft. Sia alla Camera che al Senato i verdiniani si metteranno in proprio, senza passare direttamente sotto le insegne del Pd, ma voteranno tutte le riforme di Renzi. In questo modo la maggioranza non sarà mai a corto di munizioni, leggasi voti in Aula. E Verdini potrebbe portare sulla stessa sponda anche Raffaele Fitto, con il quale starebbe lavorando ad un accordo tattico più che tecnico, in grado di garantire un futuro ad entrambi. Arrivati a questo punto il problema è solo e soltanto di Silvio Berlusconi. Con quale dei due transfughi manterrà, anche se non in via ufficiale, una linea di comunicazione? Con Denis, con il quale si sospetta abbia messo su una commedia degli equivoci in modo da sostenere Renzi senza coinvolgere Forza Italia, o con Raffaele in modo da rimettere in pista un mini Nazareno? E c’è chi giura che dietro le quinte ci sarebbe già un mix fra le due opzioni. Dato che sino al 2016 è certo che non si vada al voto, il Cavaliere vuole la massima libertà di manovra. E solo grazie ad accordi segreti con Renzi, legati a filo doppio con il futuro dei transfughi, questo scenario è realizzabile. Del resto il presente di Berlusconi è costellato di coincidenze e casualità. Domani, per esempio, il Cavaliere e Fitto si ritroveranno a passarsi il testimone nell’Auletta dei gruppi parlamentari di Montecitorio. Solo l’orario sarà diverso, identico il palco. In ordine temporale, il podio se lo aggiudica Fitto che dà appuntamento a domani, quando si svolgerà la prima Assemblea fondativa del nuovo movimento creato dall’ex azzurro, Conservatori e Riformisti.Poi toccherà a Forza Italia con “Futuro comune”, la prima conferenza nazionale degli amministratori a cui prenderanno parte vari big del partito. È annunciato anche l’intervento di Berlusconi, anche se non è confermata ufficialmente la sua presenza. Saranno pure dettagli, ma oggi Forza Italia vive di questo, non avendo altro…