Frodi online, Bankitalia: nel 2024 sottratti agli italiani quasi 110 milioni di euro

Frodi online, Bankitalia segnala il fenomeno preoccupante: nel 2024 sottratti agli italiani quasi 110 milioni di euro

Frodi online, Bankitalia: nel 2024 sottratti agli italiani quasi 110 milioni di euro

Nella seconda metà del 2024 gli italiani hanno perso quasi 110 milioni di euro a causa di frodi legate a bonifici bancari, carte di pagamento e moneta elettronica. È quanto emerge dal rapporto semestrale di Banca d’Italia sulle frodi nei pagamenti digitali, che evidenzia un quadro complesso: in crescita le truffe sui bonifici, in calo quelle con carte e strumenti elettronici, ma con dinamiche che pesano in modo diverso sui consumatori e sugli intermediari finanziari.

Bonifici, il canale più colpito

Secondo il report, lo strumento più esposto è il bonifico bancario, con operazioni fraudolente per 65,5 milioni di euro (+61% su base annua). Tra questi, i bonifici istantanei presentano i tassi di frode più elevati (0,057%), ben superiori a quelli dei bonifici ordinari (0,0015%).

Carte e moneta elettronica

Le frodi con carte di pagamento hanno raggiunto i 34 milioni di euro, in calo del 20% rispetto all’anno precedente. Ancora più netta la flessione per la moneta elettronica, che si ferma a 9 milioni (-36%). In termini di frequenza, tuttavia, le carte restano lo strumento più utilizzato dai truffatori, con oltre il 70% del totale delle operazioni fraudolente.

Tecniche sempre più sofisticate

Banca d’Italia segnala la diffusione crescente della frode da “manipolazione del pagatore”, che sfrutta tecniche di ingegneria sociale per indurre la vittima a disporre volontariamente un pagamento verso beneficiari fraudolenti. Una modalità particolarmente insidiosa, che rende difficile ottenere il rimborso automatico previsto dalle norme.

Il peso economico delle perdite varia a seconda dello strumento: nel secondo semestre del 2024 la quota a carico dell’utente è stata del 71% nei bonifici e del 68% nei prelievi da ATM, mentre per carte e moneta elettronica il maggior onere ricade sui prestatori di servizi di pagamento e sugli intermediari.

Dal 9 ottobre obbligo di verifica IBAN

Un primo argine scatterà dal 9 ottobre 2025, quando diventerà obbligatoria per i prestatori di servizi di pagamento la verifica in tempo reale dell’IBAN e dei dati del beneficiario, con l’obbligo di segnalare eventuali discrepanze prima dell’autorizzazione del bonifico.