Gancia, Ciocca & C. La Lega combatte l’Ue con l’assenteismo. A Strasburgo si è già votato 38 volte. Nel Carroccio casi da “Chi l’ha visto?”

Qualcuno potrebbe pensare che sia una strategia: l’Unione europea è stata criticamente talmente tanto dalla Lega, che alla fine la migliore dimostrazione di tale opposizione potrebbe esser quella di non partecipare alle votazioni. Fatto sta che, sebbene siamo solo all’inizio di questa euro-legislatura, già è possibile costruire una prima, parziale, classifica degli assenteisti di Bruxelles. Ed ecco che, secondo i dati riportati sul portale VoteWatchEurope che monitora, appunto, l’attività dell’Europarlamento, al primo posto di questa speciale classifica si piazza Gianna Gancia (nella foto), nome di peso del Carroccio, non fosse altro che parliamo della moglie del senatore Roberto Calderoli. Ci saranno senz’altro validi e legittimi motivi, ma ad oggi la Gancia occupa la 743esima posizione su 744 in fatto di presenze in Aula alle votazioni: una sola su 38 complessive.

MAI PRESENTI. Ovviamente, però, la Gancia non è in cattiva compagnia. Restando nelle file del Carroccio, ancora, non si può non menzionare Angelo Ciocca, alla sua seconda legislatura: 5 presenze alle votazioni sulle 38 totali. Un po’ meglio fa Marco Zanni che, pur essendo presidente del gruppo Identità e Democrazia (l’euro-gruppo entro cui c’è anche la Lega), ha disertato 16 votazioni. Non mancano, poi, gli altri partiti, in perfetto stile bipartisan. Forza Italia, per esempio, sfoggia tra le prima posizioni per assenteismo due personaggi di peso: il molisano Aldo Patriciello (che anche in precedenti legislature aveva collezionato tale andazzo e che in questo scampolo ha partecipato a 9 votazioni) e lo stesso Silvio Berlusconi (16 votazioni). Tra gli assenteisti del Pd, invece, spicca l’ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti (2 votazioni su 38). Ovviamente, però, c’è anche chi si distingue in positivo: sono ben dieci gli europarlamentari che hanno collezionato il 100% delle presenze. E tra questi spiccano leghisti (come Alessandra Basso), democratici (Brando Benifei) e pentastellati (Piernicola Pedicini).

INDIETRO TUTTA. Ma c’è dell’altro. Un altro portale di trasparenza che monitora l’attività europea, mepranking, realizza vere e proprie pagelle dei politici italiani ed europei più “attivi” sulla base di un algoritmo che tiene conto del lavoro degli eurodeputati sulle relazioni (legislative e non), degli interventi in aula, del ruolo ricoperto nel Parlamento Ue e delle presenze. Ed è qui che tutta la pattuglia italiana deve crescere e non di poco. La prima tra i 73 membri della nostra delegazione è la pentastellata Isabella Adinolfi, la quale tuttavia risulta essere 474esima considerando l’intero arco dell’Europarlamento. E così via giù con tutti gli altri. Fino alle ultime posizioni. In coda troviamo un altro pentastellato, Marco Zullo, e poi ecco nuovamente una sfilza di parlamentari leghisti: Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, Stefania Zambelli e, ancora una volta, Marco Zanni. Il presidente. Non male come inizio.

—-

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dall’Ufficio Parlamentare dell’On. Gancia
Il sito VoteWatchEurope da Voi citato estrapola dati relativi ai soli roll-call votes, ovvero la votazione per appello nominale. Questa tipologia è soltanto una tra le diverse modalità di voto. Risulta pertanto quantomeno improprio utilizzare questo dato come indicatore univoco dell’attività di un Deputato al Parlamento Europeo. Inoltre, l’utilizzo di questo indicatore risulta estremamente fuorviante dal momento che, essendo appena cominciata la nuova legislatura, 37 su 38 votazioni per appello nominale si sono tenute in due giorni e mezzo, vale a dire martedì 17, mercoledì 18 e nella mattinata di giovedì 19 settembre. La mancata partecipazione dell’Onorevole a questi voti è stata dovuta ad un’indisposizione fisica che le ha impedito di raggiungere Strasburgo. Per un quadro più completo relativo alla sua attività parlamentare, teniamo a comunicarVi che, nonostante questa vicenda, le sue presenze a Bruxelles e Strasburgo ammontano all’80% dei giorni lavorativi (come potrete verificare da Voi rapportando il registro delle presenze dell’Onorevole e il calendario del Parlamento Europeo allegati).