Gaudete et Exultate. Ecco la nuova esortazione di Papa Francesco: “La difesa dei deboli non è comunismo”

"La difesa dei deboli non è comunismo né un delirio passeggero, né tantomeo l'invenzione di un Papa", questa l'esortazione in "Gaudete et Exultate"

“La difesa dei deboli non è comunismo né un delirio passeggero, né tantomeo l’invenzione di un Papa”, questa la sintesi del Bergoglio pensiero racchiuso nella nuova esortazione “Gaudete et Exultate” (Rallegratevi ed esultate). Papa Francesco chiede di combattere una battaglia quotidiana contro le tentazioni del diavolo e dell’egoismo e mette l’accoglienza al centro della missione dei crisitiani. Così il Pontefice ha invitato alla “santità quotidiana della porta accanto” nell’enciclica presentata questa mattina da monsignor Angelo De Donatis, vicario generale del Papa per la diocesi di Roma, dal giornalista Gianni Valente e da Paola Bignardi, dell’Azione Cattolica. È composta da 177 paragrafi in oltre 100 pagine.

“La santità è per tutti”, questo un altro concetto che il Papa vuole ribadire al mondo. “Per essere santi non è necessario essere vescovi, sacerdoti, religiose o religiosi”. La chiamata è piuttosto “per tutti”. Sono santi, ad esempio, “i genitori che crescono con tanto amore i loro figli”, gli “uomini” e le “donne che lavorano per portare a casa il pane”, i “malati”, le “religiose anziane che continuano a sorridere”. Ma – e su questo Francesco insiste con particolare enfasi – la santità della porta accanto è accoglienza: “Non difendere i migranti non è da cristiani”, dice ” e i clochard non sono fagotti che sporcano la strada”.

Si tratta di un’esortazione apostolica e non soltanto di un’analisi. Un lavoro autentico e personale che rappresenta anche al terza esortazione firmata dal Papa. La prima era arrivata con l’“Evangelii Gaudium” (24 novembre 2013) sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, e la penultima con l’“Amoris Laetitia” (19 marzo 2016) sull’amore nella famiglia.