L’Italia ha dato i natali a geni universali come Dante, Leonardo, Galilei, Volta, e oggi invece si esprime con elementi quali Salvini e Meloni. Com’è stato possibile?
Viviana Fei
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Gentile lettrice, ma no, è proprio con Salvini e Meloni che oggi l’Italia ha ritrovato il genio perduto. Il Capitano si è distinto in tutte le scienze: ha calcolato la radice quadrata della liquirizia, ha classificato la pianta della nutella, ha progettato un cavalcavia di 1.000 km per bypassare la casa di Giuseppe Conte a Volturara Appula, ha avviato il raddoppio della Salerno-Reggio costruibile in soli due secoli per avvicinare il ponte sullo Stretto al Papeete. Ha perfino inventato l’egometro per misurare l’ego suo e di Vannacci. E che dire di Meloni e delle sue scoperte nel campo della gravità corporea? Dopo aver fatto volare gli asini, ha scoperto la gravitazione degli elefanti che le farà vincere le elezioni per i prossimi cento anni, inoltre ha creato un lago artificiale per immagazzinare il gas liquefatto americano che compriamo al quadruplo del prezzo normale. Ha inventato l’unico liceo impossibile, quello del Made in Italy. Sarà ricordata anche per la creazione di uno tsunami artificiale che affonderà la prossima Gaza Flotilla, nonché per il suggerimento a Trump di porre dazi sulle crostate al limone, ultimo bene non tassato dagli Usa. La sola cosa in cui non è riuscita a essere la prima è la trasformazione dei giornali in carta igienica: lì è stata superata dai giornali stessi, che l’hanno ampiamente preceduta. Tuttavia, nel complesso il genio italico è tornato ai livelli più alti, degni dei grandi del passato.
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