Gershkovich incriminato per spionaggio

Il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato in Russia, è stato formalmente incriminato per spionaggio.

Gershkovich incriminato per spionaggio

Il giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato nei giorni scorsi in Russia, è stato formalmente incriminato per spionaggio. Gershkovich, secondo i Servizi segreti di Mosca e l’Ufficio federale di sicurezza russo “ha agito su istruzioni della parte americana, raccogliendo informazioni che costituiscono un segreto di Stato sulle attività di una delle imprese del complesso militare-industriale russo”.

Il giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, arrestato in Russia, è stato formalmente incriminato per spionaggio

“Gli inquirenti dell’Fsb hanno accusato Gershkovich di spionaggio nell’interesse del suo Paese. Lui ha negato categoricamente tutte le accuse e ha dichiarato di essere impegnato in attivita’ giornalistiche in Russia”, hanno scritto le agenzie russe citando fonti a conoscenza del caso.

Il giornalista americano si trova nel carcere Lefortovo di Mosca

Il giornalista Wall Street Journal si trova nel carcere Lefortovo di Mosca. Dopo il suo arresto è stato condannato alla detenzione cautelare fino al 29 maggio. Il Cremlino ha detto che è stato “colto in flagrante”, mentre la Casa Bianca ne ha chiesto subito la liberazione definendo le “accuse di spionaggio ridicole”.

Il ministero degli Esteri russo – a margine di un incontro tra l’ambasciatrice degli Stati Uniti in Russia Lynne Tracy e il viceministro Sergei Ryabkov -, ha ribadito che Gershkovich “è stato colto in flagranza mentre cercava di ottenere informazioni riservate, usando il suo status da giornalista come copertura per azioni illegali”.

Negli Stati Uniti, intanto, Gershkovich, 31 anni, è stato insignito della più alta onorificenza per la libertà di stampa del National Press Club. Il Washington Post ha pubblicato un annuncio che chiede il suo rilascio: “Siamo profondamente preoccupati per la detenzione da parte della Russia di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal. I giornalisti dovrebbero poter svolgere la loro professione liberamente, in sicurezza e senza paura di pene. Siamo solidali con Evan e chiediamo alla Russia di rilasciarlo immediatamente”.