L’India non vuole liberare Girone. Per New Delhi la richiesta è inammissibile. Continua il braccio di ferro Italia-India. Sentenza fra un mese

“Richiesta inammisibile”. Bollata così dall’India la richiesta di rimpatrio per Salvatore Girone. Le Osservazioni dell’India sono state rese note oggi nel corso dell’udienza al Tribunale dell’Aja di oggi e depositate lo scorso 26 febbraio. “C’è il rischio che Girone non ritorni in India nel caso venisse riconosciuta a Delhi la giurisdizione sul caso”, si legge nel documento. “Sarebbero necessarie assicurazioni in tal senso” dall’Italia, che finora sono state “insufficienti”.

Nella mattinata di oggi ha preso la parola anche l’ambasciatore italiano in India Francesco Azzarello che ha sottolineato che “il procedimento arbitrale sul caso marò potrebbe durare almeno tre o quattro anni. E così Salvatore Girone rischia di rimanere detenuto a Delhi, senza alcun capo d’accusa per un totale di sette-otto anni, determinando una grave violazione dei suoi diritti umani. Per questo il Fuciliere deve essere autorizzato a tornare a casa fino alla decisione finale dell’arbitrato”.