Gli occhi del mondo puntati su Roma. Centomila in marcia per la Pace per dire basta all’orrore in Ucraina

Roma, manifestazione per la pace: in centomila si sono radunati tra le strade della Capitale per gridare il No alla guerra in Ucraina.

Gli occhi del mondo puntati su Roma. Centomila in marcia per la Pace per dire basta all’orrore in Ucraina

Roma è al centro dell’attenzione politica e sociale in questo sabato di novembre, riscaldato da una folla gremita e colorata in nome della pace. Alla manifestazione che ha iniziato a prendere forma dalle prime ore del mattino hanno aderito oltre 500 sigle: da Arci, Acli, Cgil-Cisl e Uil alla Comunità di Sant’Egidio, Tavolo per la pace, Anpi, Sbilanciamoci, Libera, Legambiente, Wwf, l’associazione delle Ong, Agesci, Comunione e Liberazione. Parleranno tra gli altri Maurizio Landini, Andrea Riccardi, Gianfranco Pagliarulo, Flavio Lotti e don Luigi Ciotti.

Gli occhi del mondo puntati su Roma

Sabato 5 novembre Roma si è trasformata in una città e in un polo della pace. Diverse associazioni della società civile, riunite nella Coalizione “Europe For Peace”, hanno promosso una manifestazione contro la guerra, per l’immediato ‘cessate il fuoco‘ in Ucraina.

Ha risposto presente all’evento il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte che ha sottolineato come «la manifestazione per la pace segna un ritorno in campo della società. In questa guerra l’Unione Europea è non pervenuta e rischia di perdere la sua leadership». Inoltre ,Conte appena arrivato in piazza a Roma ha dichiarato: «Oggi qui non ci sono bandiere ma cittadini che dicono al governo che vogliamo il negoziato di pace, che la strategia finora seguita non funziona: qui c’è la maggioranza silenziosa del paese». E ancora: «A Crosetto dico che visto che è stata votata una risoluzione in Parlamento, non si azzardi a decidere un nuovo invio armi senza un confronto in Parlamento».

Mentre il Pd, al corteo presente con il segretario Enrico Letta, ha annunciato che sarà non solo a Roma «ma in ogni manifestazione che si mobilita in solidarietà con il popolo ucraino, il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe di Putin. Senza mettere bandierine di partito su questa o quella piazza». Per Alleanza Verdi-Sinistra Italiana ci saranno Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: «Ci saremo, come abbiamo sempre fatto e sempre faremo per le ragioni della pace, per assicurare un futuro alle generazioni che verranno».

Centomila in marcia per la Pace per dire basta all’orrore in Ucraina

In centomila si sono raccolti per dare vita a qualcosa di più di un corteo. Francesco Vignarca, di Rete Pace e Disarmo, una delle organizzazioni che hanno dato vita al network internazionale “Europe for peace”, a capo della mobilitazione ha voluto allontanare i dubbi su chi solo ha pensato di essere contrario alla pace in Ucraina. “Siamo sempre stati con il popolo ucraino. Voglio ricordare qui gli aiuti umanitari e le carovane “stop the war now” per l’Ucraina. Abbiamo denunciato la responsabilità politica di Putin, i crimini di guerra e la violazione del diritto internazionale. Però se vuoi essere attore di un negoziato, non puoi allinearti a uno schieramento. La Croce Rossa insegna”, ha dichiarato Vignarca.

L’appuntamento c’è stato per le 12 in Piazza della Repubblica; poi è partito così il corteo con destinazione  piazza San Giovanni in Laterano, dove alle 14,30 sono presentate le richieste dei promotori della manifestazione. Dalle 15 ecco gli interventi dal palco: il fondatore della comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardidon Luigi Ciotti per “Libera”, il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, il presidente dell’Anpi, Gian Franco Pagliarulo, Flavio Lotti della “Tavola per la pace” e poi ancora Francesca Giuliani di “Sbilanciamoci”, Raffaella Bolini dell’Arci, Rosella Miccio di “Emergency”, Emiliano Manfredonia delle Acli, Giuseppe De Marzo della Rete dei Numeri Pari, Francesco Scoppola dell’Agesci.

Non solo parole ma anche immagini.  Saranno trasmessi anche i video messaggi di Katrin (Katya) Cheshire, attivista del Movimento pacifista ucraino, e di Alexander Belik, coordinatore del movimento degli obiettori di coscienza russi.

La Notizia in diretta da Piazza della Repubblica

 

Leggi anche: Roma caput pacis, in marcia per dire basta all’orrore del conflitto in Ucraina. La classe politica ha fallito, ora ascolti il popolo della pace