Italiani pessimisti: il 44% già rivede le elezioni. Per l’Istituto Piepoli il 50% è contrario a un Governo di larghe intese

Salvo clamorosi colpi di scena la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati (Forza Italia), che ieri ha ricevuto il mandato esplorativo dal presidente della Repubblica, si presenterà domani al Quirinale con un nulla di fatto.

Non è un caso quindi se lo stallo nel quale è piombata l’Italia dopo le elezioni del 4 marzo, fotografato la settimana scorsa pure da Sergio Mattarella dopo il secondo giro di consultazioni, preoccupi gli italiani, tutt’altro che ottimisti sulla formazione di un Governo. A testimoniarlo, un sondaggio dell’Istituto Piepoli. Solo il 49% degli intervistati infatti crede che alla fine – anche grazie alla moral suasion del Colle – i partiti riusciranno a trovare un’intesa per mettere in moto la macchina, mentre il 44% è pessimista e pensa che si tornerà alle urne (il 7% è senza opinione). Anche sulla durata dell’Esecutivo trasuda un certo scetticismo. Sempre secondo la rilevazione dell’Istituto presieduto da Roberto Baldassari, il 60% è convinto poco/per nulla che si arriverà fino alla scadenza naturale della Legislatura (2023). Poco più della metà degli interpellati, 34%, si dice invece convinto molto/abbastanza che l’esperienza non si interromperà in corsa (il 6 per cento è senza opinione).

Anche sul gradimento a un Governo di larghe intese, unica chance possibile per sbloccare la situazione viste le percentuali raccolte da coalizioni e partiti 46 giorni fa, gli abitanti del Belpaese sono spaccati. Il 50% di loro risponde infatti di no, al contrario il 40% mostra il pollice all’insù (il 9% è senza opinione).