Gratteri si aggiudica il primo round per la Procura di Napoli. La Commissione fa il suo nome e quello dei colleghi Volpe e Amato. Ma la partita resta aperta in vista del decisivo voto del plenum

Gratteri si aggiudica il primo round per la Procura di Napoli. La Commissione fa il suo nome e quello dei colleghi Volpe e Amato.

Gratteri si aggiudica il primo round per la Procura di Napoli. La Commissione fa il suo nome e quello dei colleghi Volpe e Amato. Ma la partita resta aperta in vista del decisivo voto del plenum

La partita per la Procura di Napoli non è ancora conclusa ma il primo round è andato a Nicola Gratteri. Durante il voto davanti alla quinta Commissione del Consiglio superiore della magistratura (Csm), quella competente per gli incarichi direttivi, il procuratore di Catanzaro ha ottenuto quattro preferenze mentre gli sfidanti Rosa Volpe, procuratrice aggiunta e fino a pochi giorni fa reggente pro tempore dell’ufficio partenopeo, e Giuseppe Amato, procuratore di Bologna, ne hanno spuntata una a testa.

Così saranno loro tre a contendersi il posto nel più grande ufficio inquirente d’Italia, il quale vanta 112 pubblici ministeri in pianta organica e 99 in servizio, nel secondo – e ultimo – round che si terrà il prossimo 26 luglio quando a decidere sarà il plenum del Csm.

Il round decisivo per la Procura di Napoli

Per Gratteri, noto simbolo dell’antimafia, hanno votato la presidente della V Commissione, Maria Luisa Mazzola, il giudice indipendente Andrea Mirenda, più i laici Daniela Bianchini e Ernesto Carbone. Alla Volpe è andato il voto di Antonello Cosentino, di Area ossia la corrente progressista delle toghe, mentre per Amato è arrivato il voto di Roberto D’Auria di Unicost.

Nessun voto per Francesco Curcio, procuratore di Potenza, e per Aldo Policastro, al vertice della procura di Benevento, che erano gli altri due nomi in lizza.

A questo punto la palla passa al plenum, per spuntarla, uno dei tre nomi espressi dalla V Commissione dovrà ottenere la maggioranza assoluta, ossia 17 voti su 33, altrimenti si andrà al ballottaggio. E se dovesse finire così, non si possono escludere colpi di scena perché, stando al voto della commissione, Gratteri appare in grande vantaggio ma in caso di ballottaggio le cose potrebbero cambiare radicalmente.