Grecia, il lunedì della verità. Per Tsipras l’accordo è vicino. Juncker frena: non capisco il premier ellenico. E il summit ha in agenda anche l’eventuale default

Fiato sospeso fino a lunedì. Dopodomani si deciderà la sorte della Grecia. E la vigilia, ma non potrebbe essere diversamente, è carica di aspettative e di tensioni. Il vertice straordinario in programma lunedì sulla Grecia “è uno sviluppo positivo nel percorso verso l’accordo”, ha commentato ieri il premier greco Alexis Tsipras, che subito dopo, non lesinando dosi di ottimismo, ha detto che “ci sarà una soluzione nel quadro delle regole Ue e della democrazia, che permetterà alla Grecia di tornare alla crescita”.

IL QUADRO
Dopo l’ennesima fumata nera che si è levata l’altro ieri sera dall’Eurogruppo, il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha rotto gli indugi e deciso di mettere intorno a un tavolo – lunedì prossimo – i capi di governo, convinto che “sia giunto il momento di affrontare urgentemente la crisi greca al più alto livello politico”. Nel pomeriggio di ieri, poi, ha esortato le controparti ad accettare le proposte Ue: “La situazione è critica, siamo vicini al punto in cui il governo greco dovrà decidere tra accettare quella che ritengo una buona offerta di continuo supporto, oppure di andare dritto verso il default”. Per il ministro italiano Pier Carlo Padoan, il vertice è un fatto positivo: il fatto stesso che sia stato convocato è la prova “che ci sono margini per un’intesa”. In agenda, però, ci sarà anche la gestione di un default in caso di mancato accordo. Sul tavolo Ue andrà anche il piano di rafforzamento economico della regione, anticipato proprio per dare un segnale di unità del Vecchio continente. Ancora Tsipras, ieri, ha aggiunto “tutti quelli che hanno scommesso sulla crisi e su uno scenario di terrore dovranno riconoscersi in errore”. Parole che hanno trovano la replica di del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, che allo Spiegel ha detto: “Non capisco Tsipras. Ho sempre avvertito del fatto che non mi è possibile evitare il fallimento dei colloqui ad ogni costo”.

GLI SVILUPPI
Intanto Tsipras gioca sul tavolo di Vladimir Putin, al quale ha fatto visita nel giorno in cui Atene ufficializza un accordo con la Russia per la realizzazione di un gasdotto. L’intesa prevede il passaggio del Turkish Stream sul territorio ellenico: la firma di San Pietroburgo prevede che Mosca fornisca ad Atene un prestito pari al 100% dell’importo del gasdotto, con Gazprom che non controllerà la tratta. Dalla città russa, il premier greco ha usato parole di sfida: “L’Europa non si deve considerare come l’ombelico del mondo”