Grecia, il Parlamento approva il piano delle riforme. Ma scatta la rivolta in Syriza: 40 contro Tsipras

Passa tra le proteste il piano riforme dettato da Bruxelles alla Grecia. Il primo pacchetto ottiene l’ok in una notte infuocata. Il premier greco però deve segnare la rivolta del suo partito con ben 40 deputati su 149 che non hanno votato il piano, tra cui l’ex ministro Varoufakis, la ‘pasionaria’ presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou e il leader dell’ala radicale Lafazanis, mentre la vice ministro delle Finanze Nantia Valavani si è dimessa. Una maggioranza che era ampia ma ora si è polverizzata tanto da mettere in discussione la tenuta futura del governo greco. “E’ un accordo che non ci piace ma che siamo obbligati a rispettare”, ha detto il premier intervenendo durante la seduta fiume del Parlamento chiamata a votare su riforma dell’Iva, indipendenza dell’ufficio di statistica, ‘Fiscal Council’ ed eliminazione delle baby pensioni. “A Bruxelles avevo di fronte tre alternative: l’accordo, il fallimento con tutte le sue conseguenze e il piano Schaeuble” di una Grexit temporanea. E fra le tre, “ho fatto una scelta di responsabilità” e di “dignità”, ha scandito Tsipras. Ad aiutare Tsipras in Parlamento il voto delle opposizioni di Nea Dimokratia, Pasok e To Potami e del partito di destra Anel del ministro della Difesa Kammenos.