Green e politiche sociali, la Sinistra e i Verdi inseguono i Cinque Stelle. Tante analogie sui programmi politici ma l’intesa ormai è saltata per colpa del Pd

Green e politiche sociali, la Sinistra e i Verdi inseguono i 5S. Tante analogie sui programmi ma l’intesa ormai è saltata per colpa del Pd

Non ci voleva un mago a capire che, alla fine dei conti, i temi su cui avrebbero battuto Sinistra Italiana ed Europa Verde sarebbero stati molti vicini a quelli del Movimento cinque stelle. Ma in questa campagna elettorale, che appena partita già ci ha riservato colpi di scena inattesi e dal sapore grottesco, ci si può aspettare anche che partiti e movimenti affini, siano rivali, in coalizioni diverse e debbano sperare di prendere l’uno più voti degli altri.

Con l’aggravante che alcuni partiti, nella fattispecie Verdi e Sinistra, si ritrovano in coalizione con un’altra formazione – il Partito democratico – che ha al suo interno esponenti che su particolari tematiche la pensano in maniera diametralmente opposta.

Green e politiche sociali, vicinanze e differenze

A questo punto, però, occorre andare a vedere punto per punto i principali impegni programmatiche delle varie formazioni in campo. Dallo stop alla caccia allo ius soli fino aal tpl gratuito. E ancora: dal prelievo al 100% degli extraprofitti delle società energetiche alla legalizzazione della cannabis che sarebbe una “enorme patrimoniale sulla malavita”, come ha detto Nicola Fratoianni.

Se questi sono i principali spunti politici dei due partiti di Sinistra ed Europa Verde di Angelo Bonelli, non si diverge molto dal manifesto elettorale pentastellato: la riduzione dell’orario di lavoro a stipendio invariato, il salario minimo legale (9 euro all’ora per i pentastellati, 10 per i rosso-verdi), pari diritti per le persone Lgbt. A fronte di tutto ciò, il coordinatore di Europa Verde, Angelo Bonelli, apre interpellato ieri dall’Ansa: “Convergenze programmatiche, perché no? Se questo può dare prospettive al paese…”.

Mentre il leader di Si, Nicola Fratoianni, rimanda il giudizio su eventuali inteste post-voto tra la coalizione di centrosinistra e il Movimento di Giuseppe Conte al futuro Parlamento: “Il post voto è lì – risponde, senza sbilanciarsi troppo, sempre all’agenzia Ansa – Liì si misurano le proposta e si costruiscono le convergenze”. “Siamo stufi di essere etichettati come quelli del no – ha esordito in conferenza stampa Eleonora Evi, co-portavoce di Europa Verde insieme a Bonelli – Diciamo anche tantissimi sì, come alle rinnovabili, ai diritti e all’agricoltura sostenibile”.

Temi, questi, su cui la convergenza col Movimento cinque stelle è lampante. Tanto che lo stesso Fratoianni, rispondendo a chi gli ha sottolineato le similitudini con il M5s sulla proposta della riduzione di orario di lavoro a salario invariato, ha replicato seccamente: “Sono contento che Conte abbia parlato di questo tema. Io ho presentato una proposta di legge sulla riduzione degli orari di lavoro. E ho faticato a trovare firme…”.

Quasi a voler punzecchiare i pentastellati. Altra incoerenza di questa campagna elettorale: si preferisce punzecchiare chi è simile piuttosto di chiedere, ad esempio, se tutti nel Pd su green, politiche sociali, welfare, occupazione la pensino esattamente come Fratoianni e Bonelli.

I nomi dei candidati

Intanto in casa Cinque stelle si vola sulle ali dell’entusiasmo dopo l’ampia partecipazione alle parlamentarie. Sale, soprattutto, l’attesa per capire chi saranno i più votati dagli attivisti e, dunque, i candidati che andranno a comporre le varie liste elettorali. Per adesso nulla trapela dai vertici pentastellati anche se, come ci confermano fonti interne, i risultati sarebbero già noti all’interno, mancano però alcuni utlimi conteggi prima dell’ufficialità che arriverà verosimilmente nella giornata di domani.

L’entourage contiano, intanto, è già al lavoro: si ragiona a un evento di forte impatto mediatico per presentare i candidati del listino “contiano”.