Prova a resistere il Guardasigilli Annamaria Cancellieri. E con lei prova a resistere alle pressioni anche il governo guidato da Enrico Letta. Fonti vicine al governo hanno ribadito piena fiducia al ministro della Giustizia. Soltanto nel caso in cui dovessero spuntare altre novità verrà valutata la posizione della Cancellieri. E a Torino intanto nessun indagato; gli atti ora passano a Roma.
E’ fissato intanto per mercoledì il voto sulla mozione di sfiducia in Parlamento. Anche se secondo il Financial Times le dimissioni arriveranno prima. Il ministro è finito nel fuoco dei candidati alla segreteria del Partito democratico, ma è più in generale la gran parte dei democrat ha invertito la rotta chiedendo spiegazioni al ministro e se necessario un passo indietro.
Piena fiducia invece da Forza Italia e dal Nuovo Centrodestra. “Se Enrico Letta mollerà il ministro Cancellieri farà ritornare l’Italia ai tempi di “mani pulite”, ha commentato duramente Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia. “In relazione alla vicenda del ministro Cancellieri il presidente del Consiglio, Enrico Letta, deve decidere: o si assume l’intero onere della difesa del suo ministro della Giustizia, oppure sceglie di mollarlo al suo destino in ragione dell’iniziativa di qualche Procura della Repubblica. In questo secondo caso condannerebbe l’Italia a tornare indietro di 22 anni, quando furono le Procure a decidere chi aveva diritto di governare e chi no”.
Ma all’attacco della Cancellieri è andato anche Mario Monti. “Alcune telefonate del ministro sono state inopportune. Stimo moltissimo il ministro”, ha affermato ad Omnibus su La7 l’ex premier, “anche per il fatto che ha difeso fino in fondo la razionalizzazione della geografia dei tribunali nell’interesse degli italiani. Su questo fronte ha tenuto testa a a molte pressioni. Non ha nulla a che fare con Scelta Civica, l’abbiamo appoggiata e Scelta perchè persona indipendente”.