Gubitosi ha l’ultimo colpo in canna

di Marco Castoro

Il direttore generale di Viale Mazzini si sta guardando intorno alla ricerca di una nuova poltrona nei cda che contano davvero (Poste, Enel, Terna). E visto che siamo in prossimità di un nuovo valzer di cariche non c’è occasione migliore per lasciare al proprio destino un’azienda logora come la Rai. In fondo il piano di risanamento Luigi Gubitosi l’ha messo in pratica (facendosi un mucchio di nemici, a cominciare da giornalisti e dirigenti). Tra pensionamenti, rimozioni, inchieste interne e casi spinosi, il dg ne ha avute di gatte da pelare. Da Minoli a Freccero, da Caprarica ai recenti casi di Gianni Maritati del Tg1 che ha avuto un serio malore perché non ha retto allo stress o di Leonardo Sgura che non è andato alla Tgr del Piemonte e neanche a Rai Parlamento perché in cda il consigliere Gherardo Colombo si è messo di traverso alla sua promozione come vicedirettore. Tuttavia a Gubitosi manca l’ultimo colpo in canna da sparare. Sempre per quanto riguarda le nomine dei direttori. La prossima settimana il dg potrebbe tornare alla carica per portare la candidatura di Marcello Sorgi alla direzione del Giornale radio, al posto di Antonio Preziosi, considerato da tutti sempre con la poltrona in bilico, seppure nessuno finora sia riuscito a rimuoverlo. Si era parlato di un trasferimento a Bruxelles che però il diretto interessato ha rifiutato e alla fine ci andrà Romagnoli. A Preziosi, semmai, potrebbe interessare la sede di Parigi (visto che Londra è stata già assegnata a Varvello, ex Berlino). Ma nella capitale francese c’è Antonio Di Bella che è uno dei punti di forza tra i corrispondenti (nonché ex direttore ancora rimpianto di Tg3 e Raitre). Una mossa però potrebbe mandare a dama i vertici Rai. Dirottare Di Bella a Berlino, sua sede preferita da sempre e rimpiazzarlo a Parigi con Preziosi per poi avere via libera per Sorgi al Gr. Ma per questa direzione (che comprende anche la poltronissima di Radio1) in corsa c’è sempre il direttore di Radio2, Flavio Mucciante, le cui chance sono in ascesa dopo gli ottimi risultati ottenuti alla guida del secondo canale radiofonico. Intanto però c’è da segnalare il trasferimento a Parigi dal Tg1 di Stefano Ziantoni come vice corrispondente. Ancora non è stata ufficializzata la nomina tra i corrispondenti di Nicoletta Manzione, la cui uscita dal Tg1 permetterebbe di trovare una collocazione a Oliviero Bergamini, che Mario Orfeo vorrebbe nella sua squadra, ma che la Berlinguer non vorrebbe mollare dal Tg3.