La Sveglia

Guerra di secessione nella Lega. Ultimo Bestiario del sottogoverno

In casa Lega se le danno di santa ragione. Intanto il governo liscia i no vax e viene sculacciato da Mattarella.

In casa Lega se le danno di santa ragione. Intanto il governo liscia i no vax e viene sculacciato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E poi c’è la comica di Giorgia Meloni che cede al gender. Eccoci al nostro quotidiano bestiario del sottogoverno.

BOTTE DA ORBI IN CASA LEGA
Primo strappo tra la Lega per Salvini premier e il “Comitato nord“, la corrente autonomista lanciata all’indomani delle elezioni per iniziativa (apparente) di Umberto Bossi. Il tesoriere di via Bellerio, Giulio Centemero, non ha apprezzato il proselitismo interno portato avanti dalla nuova associazione – rappresentata dall’europarlamentare Angelo Ciocca e dall’ex deputato Paolo Grimoldi – probabilmente attraverso l’uso di mailing list e recapiti in possesso del partito. E ha informato il commissario lombardo Fabrizio Cecchetti di aver “provveduto a inviare diffida a cessare la promozione dell’associazione politica “Comitato Nord” nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito”.

Aggiungendo di aver “depositato segnalazione presso il Garante della protezione dei dati personali per la violazione in opera da parte dell’associazione “comitato Nord” che sta procedendo a una raccolta dei dati personali degli iscritti di Lega per Salvini premier in violazione della normativa sulla privacy”. Ricordate quando in via Bellerio dicevano che non si trattava di nessuna spaccatura? Mentivano, ovviamente.

MA VAX?
Il governo Meloni per lisciare i no vax annuncia di voler cancellare il bollettino quotidiano del Covid secondo l’antica strategia dell’ignorare un problema se non si riesce a risolverlo. Poi annuncia il reintegro dei medici sospesi per non essersi vaccinati: un condono sanitario. il Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo alla celebrazione de “I Giorni della Ricerca” è intervenuto così: “Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid-19. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle”. In platea anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Le saranno fischiate le orecchie?

QUELLI CHE IL MERITO
Il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha nominato la senatrice Mariastella Gelmini vicesegretario e portavoce del partito. Lo annuncia una nota dell’Ufficio stampa. Sono gli stessi che da giorni cianciano di “merito”. In effetti hanno ragione: Gelmini ha avuto il merito di demolire la scuola pubblica, di votare Ruby nipote di Mubarak e avere il coraggio di fare una campagna elettorale sotto lo slogan del “polo della serietà”. Ce ne vuole di coraggio.

MELONI CEDE AL GENDER
La Presidenza del Consiglio dei ministri ha mandato una circolare a tutti i ministeri in cui chiede di utilizzare la declinazione al maschile per Giorgia Meloni. Per essere ancora più ridicoli Meloni ha deciso oltre all’articolo “il” di usare l’espressione “il signor presidente”. Con tanto di decisione su carta bollata. Direi non male come inizio, a proposito delle “reali preoccupazioni degli italiani”. (Quando poi “il signor presidente” si presenterà alle occasioni ufficiali con il suo compagno sarà proprio il trionfo del gender).

LA GENIALATA DI ADINOLFI
Mario Adinolfi: “Il ministro Abodi come primo atto dovrebbe chiudere Onlyfans, avvia alla prostituzione”. Onlyfans è un social a pagamento, a sfondo sessuale. Adinolfi non ha bisogno di descrizione, vero?

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