Guerra per il Green pass. Su scuola e trasporti il governo è in alto mare. In arrivo misure per evitare la Dad. Ma il rientro in presenza è a rischio

Dal prossimo 6 agosto il green pass sarà necessario per spettacoli, cinema, centri termali, piscine, palestre e ristoranti al chiuso.

Guerra per il Green pass. Su scuola e trasporti il governo è in alto mare. In arrivo misure per evitare la Dad. Ma il rientro in presenza è a rischio

Mentre è partito il conto alla rovescia per l’obbligo del green pass per una serie di attività l’attenzione resta alta sulle prossime mosse del governo in vista dell’avvio dell’anno scolastico e sui trasporti. Dal 6 agosto (leggi l’articolo) il certificato verde sarà necessario per spettacoli, cinema, centri termali, piscine, palestre e ristoranti al chiuso. Un cambio di regime che mette gli esercenti nelle condizioni di dovere intervenire per evitare di incorrere in multe o, addirittura, in chiusure dell’esercizio commerciale.

In questo ambito nei prossimi giorni è in arrivo un provvedimento che prevede un prezzo calmierato dei tamponi, che potrebbe attestarsi sui 6-7 euro, in modo da poter permettere a operatori e utenti di accedere al servizio a costi limitati. Questa settimana, dicevamo, potrebbe essere quella decisiva per il dossier scuola. Anche se la data cerchiata in rosso è sempre quella del 20 agosto, giorno in cui alla struttura commissariale verrà consegnata una “quantificazione” delle mancate adesioni del personale scolastico alla campagna vaccinale a fini statistici, nel rispetto della privacy e delle scelte personali. Il piano Scuola, ad ogni modo, verrà illustrato mercoledì alle Regioni.

E solo successivamente ci sarà la cabina di regia e un Cdm che riguarderà, oltre all’esame del piano del ministero dell’Istruzione, anche l’obbligo del pass per i trasporti a lunga percorrenza, che dovrebbe scattare a partire da settembre. Per il trasporto locale, invece, alle Regioni è stato chiesto un piano sul potenziamento dei mezzi in vista di settembre e che dovrà fare i conti con il problema del distanziamento a bordo dei bus. Ritornando al tema scuola, per il nuovo anno scolastico “è tutto in presenza”, ha assicurato il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi (nella foto).

Ma circolano anche diverse ipotesi. Una volta che il governo entrerà in possesso dei dati sul personale scolastico vaccinato potrà decidere, dove tali percentuali sono più basse, di far proseguire con la Dad. A frenare su obblighi e regole nel governo è sempre la Lega. “Che senso ha affrontare il 2 agosto un tema che ci riguarda a settembre? Se la situazione peggiorerà ne trarremo le conseguenze. Affrontare il tema del Green pass nelle scuole ora significa rovinare la stagione estiva”, dice il leader del Carroccio Matteo Salvini. Che rilancia sulla mancata apertura delle piste da ballo: “Mi stupisce che le discoteche siano ancora chiuse e siamo al due di agosto”, dice.

“Bisogna spiegare che il vaccino serve a tanti, senza mettere multe divieti e imposizioni”, aggiunge. Il premier Mario Draghi, intanto, ieri ha convocato i sindacati per affrontare il tema del Green Pass in fabbrica e nei luoghi di lavoro. La proposta di Confindustria su un certificato verde anche per i dipendenti che, nel caso non lo abbiano, potrebbero essere spostati ad altra mansione o essere sospesi, con impatto anche sulla retribuzione, ha trovato a suo tempo la ferma opposizione dei sindacati.

“Sul vaccino c’è un accordo sulla sicurezza sanitaria sottoscritto dalle parti sociali e inserito in un decreto e qualsiasi tentativo di modificarlo necessita di una legge”, dice Pierpaolo Bombardieri della Uil al termine dell’incontro col premier. “Nulla in contrario sul principio all’estensione del Green Pass ma non può diventare strumento da usare per licenziare e discriminare lavoratori e lavoratrici”, sottolinea il leader della Cgil, Maurizio Landini. “Siamo disponibili ad aprire un confronto con le associazioni datoriali per migliorare i contenuti dell’accordo”, aggiunge Luigi Sbarra della Cisl. Ad ogni modo nessuna decisione sarebbe stata presa. Il governo – ha riferito Landini – “si è riservato di fare valutazioni e terrà conto delle nostre osservazioni”.