Guerra all’impatto ambientale. Mai tanti aiuti da un Governo. L’Italia cambia prospettiva di sviluppo economico. E col Decreto Agosto arriva un fiume di denaro

Con una svolta annunciata più volte, presentata addirittura come pilastro su cui costruire tutte le politiche di sviluppo, alla fine la green economy per il Governo è diventata davvero lo strumento con cui costruire il futuro del Paese. Una scelta quasi obbligata, che non è stata frenata neppure dall’emergenza Covid, anzi è stata incentivata. E dei segnali chiari si vedono nello stesso Decreto Agosto, convertito in legge dalla Camera. Nel provvedimento, passato dagli iniziali 115 articoli a 165, le politiche ambientali hanno un peso notevole, facendo diventare centrale lo stesso Ministero dell’ambiente retto dal pentastellato Sergio Costa.

Prevista così l’istituzione, a partire dal prossimo anno, di un fondo per migliorare la qualità dell’aria, con specifico riferimento alla situazione della pianura padana e alla promozione di specifiche strategie di intervento nell’area. Un modo per salvare una delle zone del Paese che maggiormente soffre a causa delle polveri sottili, causa ogni anno di una vera e propria strage. Sul fronte dei rifiuti inserite poi delle disposizioni per favorire i processi di riciclaggio del polietilentereftalato utilizzato negli imballaggi per alimenti. Ma spazio è stato dato anche alla messa in sicurezza del territorio di cui, come è stato evidente con l’ultima ondata di maltempo che ha devastato Piemonte e Liguria, l’Italia ha urgente bisogno.

Prevista l’anticipazione al 2031 del termine dell’arco temporale di riferimento per l’assegnazione delle risorse per la progettazione degli enti locali per opere di messa in sicurezza del territorio previste dalla legge di bilancio 2020 e l’incremento di 300 milioni di euro delle risorse assegnate agli enti locali per le medesime finalità per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Prevista inoltre una rimodulazione delle risorse, stanziate dalla legge di bilancio 2019, relative alla concessione di contributi per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, prevedendo un incremento di 2,6 miliardi di euro per gli anni 2021-2022.

Non manca neppure un’attenzione particolare alle aree del Paese maggiormente colpite dalle calamità naturali. Istituito dunque un fondo, con una dotazione di 7 milioni di euro per l’anno 2020, finalizzato all’adozione di misure in favore dei territori delle province di Verona, Vicenza e Padova, ma incrementate anche di 500 milioni di euro le risorse assegnate ai Comuni per il 2021 per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile.

Dal 2021 partirà inoltre un programma pluriennale per potenziare gli investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale, mentre interventi specifici sono diretti a favorire la ricostruzione e il rilancio dell’economia nei territori colpiti da eventi sismici, come la proroga, fino al 31 dicembre 2021, dello stato di emergenza dichiarato per il sisma del 2016 e 2017 in Italia centrale e in provincia di Catania nel 2018.. Istituita infine l’Autorità per la Laguna di Venezia, a cui sono state attribuite competenze per la salvaguardia della città di Venezia e della zona lagunare. A dover cambiare ovviamente è anche la mobilità.

NUOVO MODO DI VIAGGIARE. Nello stesso decreto convertito in legge è stato così rimodulato il contributo per l’acquisto di autoveicoli nuovi, elettrici e ibridi, con o senza rottamazione. Incrementato pure l’ecobonus per l’acquisto di autoveicoli nuovi, nella misura di 400 milioni di euro, di cui 300 milioni riservati all’incentivo aggiuntivo per l’acquisto di autoveicoli nuovi. Istituito un fondo di 90 milioni di euro per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici da parte di imprese e professionisti e agevolato l’acquisto o il noleggio da parte di pubbliche amministrazioni di veicoli ad alimentazione elettrica, ibrida o a idrogeno.