Guerra in Ucraina, la Nato non vede spiragli di pace. Stoltenberg: “I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”

Il numero uno della Nato, Jens Stoltenberg, ha definito la guerra in corso in Ucraina "la peggiore aggressione militare da decenni".

Guerra in Ucraina, la Nato non vede spiragli di pace. Stoltenberg: “I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”

“Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleari. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”. È quanto ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel corso della conferenza stampa a margine del vertice straordinario dei ministri degli Esteri Nato sulla guerra in Ucraina.

Guerra in Ucraina, Stoltenberg: “È la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati e attacchi alle centrali nucleari”.

“Questo dimostra l’incoscienza di questa guerra – ha detto ancora il capo della Nato -, l’importanza di porvi fine e l’importanza che la Russia ritiri tutte le sue truppe. Abbiamo rilevato l’uso di bombe a grappolo e letto di report sull’uso di altre armi in violazione delle leggi internazionali”.

“La Nato e i suoi partner – ha proseguito Stoltenberg – stanno raccogliendo le informazioni e stiamo monitorando da vicino che cosa sta succedendo in Ucraina. Accogliamo con favore l’indagine della Corte penale internazionale perché ci dobbiamo assicurare che il presidente Putin e il presidente della Bielorussia siano ritenuti responsabili per ciò che fanno. Questa è brutalità, è disumanità e violazione della legge internazionale e va indagata dalla Corte internazionale”.

Per la Nato sono a rischio anche Georgia, Bosnia e Moldavia

Stoltenberg, nel corso del vertice Nato sulla guerra in Ucraina, ha sottolineato che “c’è ampio accordo” sul fatto che si debba fare di più per sostenere la Georgia, la Bosnia e la Moldavia “aggiungendo potenzialmente più attività a loro sostegno, perché potrebbero essere a rischio, esposte a ulteriori interventi, sovversione e potenzialmente anche ad attacchi da parte delle forze armate russe”.

“Il presidente Putin – ha detto ancora il numero uno dell’Alleanza atlantica – ha totalmente sottovalutato la capacità delle forze armate ucraine che sono state in grado di contrattaccare, respingere e rallentare l’avanzata russa e questo è innanzitutto grazie al coraggio della forze ucraine, del popolo ucraino e del presidente Zelensky. Noi li abbiamo aiutati perché gli alleati della Nato hanno addestrato ed equipaggiato le forze armate ucraine per molti anni, a partire dal 2014”.

“La nostra è un’alleanza difensiva, noi non cerchiamo il conflitto ma se il conflitto viene da noi, siamo pronti. E difenderemo ogni millimetro del territorio Nato” ha detto il segretario di Stato degli Stati Uniti, Antony Blinken, nel corso di in un punto stampa con il segretario generale della Nato Stoltenberg, in occasione dell’incontro straordinario sulla guerra in Ucraina.

“In questo – ha detto, invece, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – momento non solo l’Unione Europea sta parlando con una sola voce e la Nato anche ma insieme stanno costituendo una sola voce. Questa unione è il più grande deterrente a far andare avanti Putin e dobbiamo continuare a dimostrarlo. Si andrà verso un no alla No Fly Zone perché questo coinvolgerebbe la Nato direttamente nel conflitto”.

Stoltenberg ha annunciato ch i ministri della Difesa dei 30 Paesi della Nato si riuniranno il 16 marzo prossimo. La riunione, ha spiegato il capo dell’Alleanza atlantica, servirà a fare il punto sul dispiegamento delle forze Nato sul fronte Est e le altre iniziative per rafforzare la difesa dei Paesi partner.