Un’ondata di droni e missili si è abbattuta sull’Ucraina nella notte, provocando almeno quindici morti, tra cui un bambino, e decine di feriti. Secondo quanto riferito dalle autorità di Kiev, l’attacco russo ha coinvolto un totale di 629 ordigni, di cui 598 droni e 31 missili, diretti contro 13 località del Paese. Si tratta del più vasto bombardamento su Kiev dal 31 luglio scorso, quando persero la vita oltre 30 persone.
Zelensky: “La Russia sceglie i missili invece della diplomazia”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato con durezza l’ennesimo raid, sottolineando come la Russia continui a ignorare ogni appello al cessate il fuoco.
“Proprio ora a Kiev i soccorritori stanno rimuovendo le macerie di un normale edificio residenziale dopo un attacco russo – ha scritto su X –. Tragicamente almeno 8 persone sono già state confermate morte, una di loro è un bambino. È possibile che sotto le macerie ci siano ancora persone intrappolate, decine i feriti”.
Zelensky ha accusato Mosca di “scegliere i missili balistici invece del tavolo dei negoziati”, affermando che il Cremlino non teme conseguenze internazionali. “La Russia continua ad approfittarsi del fatto che una parte del mondo chiude gli occhi davanti ai bambini assassinati”, ha aggiunto. Il leader ucraino ha poi invocato nuove e più dure sanzioni contro Mosca e ha chiesto una presa di posizione chiara da Cina e Ungheria: “La morte di bambini dovrebbe suscitare reazioni molto più forti”.
L’Unione Europea condanna: “Attacchi brutali, la Russia sceglie il terrore”
Il bombardamento non ha colpito solo i civili. La delegazione dell’Unione Europea a Kiev è stata danneggiata dalle esplosioni. La commissaria Ue per l’Allargamento, Marta Kos, ha espresso solidarietà e condanna: “Condanno fermamente questi brutali attacchi, un chiaro segnale che la Russia rifiuta la pace e sceglie il terrore. La nostra piena solidarietà va al personale dell’Ue, alle loro famiglie e a tutti gli ucraini che stanno subendo questa aggressione”.
Sulla stessa linea il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, che ha parlato di un “deliberato attacco” contro la popolazione e contro la missione diplomatica dell’Unione: “L’Ue non si lascerà intimidire. L’aggressione della Russia non fa che rafforzare la nostra determinazione a stare al fianco dell’Ucraina e del suo popolo”.