Guerra degli iscritti tra M5S e Rousseau. Il caso al Garante della Privacy. Crimi chiede all’Autorità di pronunciarsi con urgenza. Ma l’Associazione lo disconosce come rappresentante legale

Il capo politico del M5S Crimi chiede al Garante della privacy di pronunciarsi con urgenza. Rousseau lo disconosce come rappresentante legale.

Guerra degli iscritti tra M5S e Rousseau. Il caso al Garante della Privacy. Crimi chiede all’Autorità di pronunciarsi con urgenza. Ma l’Associazione lo disconosce come rappresentante legale

Dopo aver percorso assieme un lungo e felice periodo politico, l’idillio tra il M5S e Rousseau sta finendo nel peggiore dei modi. Prosegue senza esclusione di colpi la battaglia tra i grillini e l’associazione di Davide Casaleggio (nella foto) per il possesso dei dati degli iscritti che, ormai da settimane, è al centro di un vero e proprio braccio di ferro. Il Movimento 5 Stelle, infatti, ha presentato ricorso al Garante per la protezione dei dati personali per chiedere di dirimere al più presto la controversia legale.

Come fanno sapere fonti dell’Associazione Rousseau, nelle ultime ore, è arrivato un documento indirizzato all’Autorità Garante, nel quale “l’ex reggente Vito Crimi si autodichiara rappresentante legale, nonostante anche ieri il Tribunale di Cagliari abbia confermato di fatto con la sostituzione del curatore speciale (leggi l’articolo), come l’Associazione MoVimento 5 Stelle sia sprovvista del legale rappresentante”.

Sostanzialmente nel documento, secondo l’Associazione, Crimi chiede al Garante di attuare una procedura non ordinaria. Mossa a cui Rousseau ha risposto facendo sapere di aver “già comunicato all’Autorità la nostra volontà di dirimere ogni aspetto della questione attraverso una istruttoria puntuale che si muova nel rispetto della legge e si ispiri ai principi della trasparenza, della partecipazione e del contraddittorio previsto dall’art. 13 del Regolamento n. 1/2000 sull’organizzazione e il funzionamento dell’ufficio del Garante per la protezione dei dati personali”.

Dall’archivio: Casaleggio non molla i dati. I Cinque Stelle verso il tribunale. L’associazione Rousseau prova a trattenere gli iscritti. Per il M5S questo è l’ultimo di tanti atti ostili.

Intanto mentre infuria lo scontro tra Movimento e Rousseau, la sindaca Virginia Raggi dice addio alla piattaforma. Sostenuta da un gruppo di parlamentari e consiglieri capitolini, la prima cittadina della Capitale ha lanciato online la piattaforma roma5stelle.net, ossia un nuovo sito, di proprietà del M5s, in cui verranno rese pubbliche tutte le attività dei tavoli di lavoro, con l’obiettivo di scrivere un programma elettorale condiviso con i cittadini per Roma Capitale, e anche gli appuntamenti pubblici della Raggi.

Il neonato strumento digitale sostituisce quello già lanciato mesi fa sulla piattaforma Rousseau e che, a questo punto, potrebbe venire abbandonato del tutto. Nel frattempo trapelano anche le prime iniziative della Raggi con quella dell’otto giugno che, di fatto, aprirà le danze in vista delle prossime elezioni. L’appuntamento si terrà in un ristorante di Ostia e qui la sindaca incontrerà circa 400 militanti per lanciare ufficialmente la sua corsa alla riconferma. Un’ipotesi, quella del Raggi bis, che stando ai sondaggi appare sempre più possibile.

Secondo l’indagine di Izi, pubblicata sul quotidiano La Repubblica, l’attuale prima cittadina del Movimento 5 Stelle sbaraglierebbe tutti i probabili candidati al primo turno e finirebbe per trovarsi al ballottaggio contro lo sfidante indicato dal centrodestra a cui, sempre secondo lo studio, strapperebbe la vittoria finale con il 37% delle preferenze a fronte del 22,9% del rivale.