I 5 Stelle non fanno sconti

di Vittorio Pezzuto
«Qualunque cosa accada nelle prossime ore, state sicuri che noi resteremo all’opposizione. A meno che il Capo dello Stato non decida finalmente di affidarci un mandato esplorativo per un governo a guida 5 stelle» assicura il deputato Carlo Sibilia, che insieme ai suoi colleghi pentastellati punta il dito sulla disinvoltura di Matteo Renzi. «Scalpita, vuole andare a palazzo Chigi a tutti i costi. E di cosa vi sorprendete? Questi personaggi sono mossi soltanto dall’ambizione personale. Renzi ha sempre vissuto di politica, raccontare balle è parte del suo mestiere. Se penso che qualche giorno fa twittava “Io a Palazzo Chigi? Chi me lo fa fare”… D’altronde l’incoerenza è il sale del Pd, dilaniato da una lotta di potere che sta mettendo sotto scacco le vere necessità del Paese. Oppure siete così ingenui da pensare che un Letta bis o un Renzi I possano migliorare le statistiche sulla disoccupazione giovanile o far cambiare segno a tutti gli indicatori economici?».
Cos’ha impedito finora a Letta di  attuare il suo programma?
«Ce lo stiamo chiedendo tutti. Nel presentarsi alle Camere promise che nessuno sarebbe restato indietro, che sarebbero stati aboliti l’Imu e il finanziamento pubblico ai partiti, che l’Iva sarebbe stata messa in sicurezza… Ora possiamo dire che le sue erano solo bugie per ammansire gli italiani. Da questi signori ci separa una differenza radicale di metodo e comportamenti, visto che il programma col quale siamo entrati in Parlamento noi l’abbiamo invece tradotto all’80% nel deposito di puntuali proposte di legge. In particolare quelle che disciplinano il conflitto d’interesse e la concessione di un reddito di cittadinanza».
Impazza già il totonomine, si parla di Laura Boldrini ministro.
«Per il bene di tutti mi auguro che sia solo una congettura fantasiosa. Però la scelta avrebbe una sua logica: la Boldrini si è dimostrata un ottimo soldato, ha sempre eseguito quello che le veniva ordinato di fare. Cionondimeno ha rivelato la sua inadeguatezza per un simile ruolo istituzionale e così potrebbe essere promossa a ministro senza portafoglio, giusto per non infliggere ulteriori danni all’economia».
Napolitano ha detto che sul governo deve decidere il Pd. Non dovrebbero farlo gli elettori?
«Certamente. Però non vogliamo passare per i soliti ignoranti: sappiamo bene che è possibile che il presidente del Consiglio sia una personalità non eletta in Parlamento. E anche che ci sono almeno 17 precedenti di avvicendamenti in corsa a Palazzo Chigi. C’è però da chiedersi se quello che avanza, che puzza tanto di Prima Repubblica, sia davvero il nuovo in politica che Renzi sostiene di incarnare».
I retroscena nel libro di Friedman sono stati rilanciati dal Corriere della Sera, l’organo di stampa dell’establishment. I poteri forti hanno voluto lanciare un avvertimento a Napolitano?
«Sicuramente la tempistica è curiosa ed è probabile che molto abbia influito anche la circostanza che una forza politica che rappresenta 9 milioni di italiani abbia formalmente richiesto la sua messa in stato d’accusa. Friedman è un giornalista indipendente, poco legato agli ambienti italiani. È triste constatare che abbiamo avuto bisogno di lui per conoscere la verità. Ad esempio per scoprire che Passera lavorava da tempo per la nascita di un governo di cui poi, guarda caso, è stato un importante ministro economico. Come sempre le scelte che contano vengono prese a tavolino, senza tener conto delle consultazioni democratiche».
Prima di accettare l’incarico, Monti andò a chiedere consiglio all’editore De Benedetti, che aveva promosso una causa da 500 milioni contro l’allora presidente del Consiglio. Non è un episodio curioso? 
«Ripeto spesso che l’Italia è una repubblica non democratica fondata sul conflitto di interessi. Purtroppo prevale sempre la logica degli “amici degli amici” e chi resta fuori sono i cittadini che non trovano una rappresentanza adeguata. Stavolta però stiamo offrendo loro la speranza di un’opposizione senza compromessi, che le prova tutte per far emergere queste contraddizioni».