Nessuna prova sull’atomica iraniana ma intanto l’Europa punta a riarmarsi perfino con il Pnrr

M5S e Avs contrari. Lega astenuta. FdI, FI e Pd favorevoli. Ma sui soldi alla Difesa i dem spiegano di aver votato contro

Nessuna prova sull’atomica iraniana ma intanto l’Europa punta a riarmarsi perfino con il Pnrr

Ci risiamo. La follia del riarmo continua a contagiare il Parlamento europeo. Fatta eccezione per i soliti noti: M5S e Alleanza Verdi e Sinistra in testa. L’Eurocamera ha chiesto di prolungare oltre il 2026 il Next Generation Eu per i progetti del Pnrr prossimi al completamento per garantire il raggiungimento degli investimenti chiave.

In una risoluzione non legislativa adottata ieri con 421 voti favorevoli, 180 contrari e 55 astensioni, il Parlamento europeo ha sottolineato l’effetto stabilizzatore del dispositivo Recovery and Resilience Facility in un contesto di forte incertezza economica. Il testo chiede di destinare gli investimenti a energia, difesa e infrastrutture transfrontaliere, come le ferrovie ad alta velocità, e di accelerare quelli riguardanti la protezione sociale.

M5S e Avs contrari al testo che proroga il Pnrr ma che contempla l’uso dei fondi per la Difesa

Sul testo, le delegazioni di Movimento 5 stelle e Alleanza verdi sinistra si sono espresse in maniera contraria. Astenuta invece la delegazione della Lega, insieme all’eurodeputato eletto con il Partito democratico, Marco Tarquinio. Favorevoli, infine, gli eurodeputati di Fratelli d’Italia, Partito democratico e Forza Italia. In realtà il Pd ha assunto una posizione più articolata: favorevole al testo ma contraria ai paragrafi sull’uso dei fondi per la difesa.

Il Pd in maggioranza vota sì alla proroga ma no all’uso dei fondi del Recovery per il riarmo

Nicola Zingaretti, capodelegazione Pd al Parlamento europeo, ha spiegato che, pur, avendo dato parere favorevole al testo “nella risoluzione sull’attuazione del Pnrr del Parlamento europeo voteremo contro l’opzione che propone di valutare l’ipotesi di utilizzare le risorse del Next Generation Eu per scopi, tra gli altri, anche di difesa”.

Parla anche Tarquinio. “Ho deciso di astenermi nel voto finale perché nel testo viene inserito anche un paragrafo che apre le porte all’utilizzo del Pnrr per la spesa militare. Ho votato contro quel paragrafo, purtroppo però confermato, insieme alla grande maggioranza delle colleghe e dei colleghi della delegazione Pd. Sono lieto e grato per questa importante scelta comune. Siamo davanti a una bomba a orologeria sui fondi alla solidarietà innescata dalla Commissione von der Leyen per alimentare il complesso militare-industriale. Uno schema che si sviluppa da tempo e che si fa sempre più ostentato. Inaccettabile”, ha spiegato Tarquinio.

Conte (M5S): una follia i fondi Pnrr per il riarmo

“Il Parlamento europeo ha appena votato a favore della possibilità di usare per spese militari e riarmo i fondi del Recovery Fund. Il M5S si è opposto. Per ottenere quei 209 miliardi all’Italia per infrastrutture, scuola, sanità e lavoro noi abbiamo dato l’anima. Se fosse stato per Giorgia Meloni quei fondi non li avremmo mai avuti. Oggi non riesce nemmeno a spenderli e col suo partito in Europa apre la strada al loro uso per spese militari. Appoggiare questa follia è un tradimento di quella battaglia e degli sforzi di tanti italiani. Stanno ipotecando il futuro dei nostri ragazzi con una economia di guerra che avrà bisogno di sempre nuovi conflitti ed escalation. Faremo di tutto per fermare questa disastrosa via imboccata dall’Europa, per salvarci dal baratro”, ha dichiarato il leader M5S, Giuseppe Conte.

“Con il voto di oggi sulla relazione sull’attuazione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza, il Parlamento europeo rischia ancora una volta di imboccare la strada sbagliata: togliere risorse dalla spesa sociale e metterle sulle armi”. Lo hanno sostenuto in una nota gli eurodeputati di Avs, Cristina Guarda, Mimmo Lucano, Ignazio Marino, Leoluca Orlando, Ilaria Salis, Benedetta Scuderi. “Consideriamo irresponsabile anche solo ipotizzare che le risorse non ancora utilizzate dei Pnrr possano essere destinate a nuove spese militari, alimentando un’economia di guerra che getta benzina su un mondo già in fiamme, mentre si taglia sui beni essenziali. Per questo voteremo contro”. R.M.