I furbetti del cartellino colpiscono ancora. L’ultimo scandalo ad Acireale. Sono 62 i dipendenti indagati

Da Sanremo ad Acireale, la musica è sempre la stessa. Quella di persone che timbravano il cartellino senza poi andare a lavorare. A finire nel mirino sono stati 62 (su oltre 600) dipendenti comunali. Gli agenti di polizia di Acireale, grazie all’utilizzo di telecamere nascoste, hanno scoperto che molti di loro utilizzavano tesserini magnetici di altri che invece non erano in servizio. Dei 62 indagati, tre sono stati arrestati e ammessi ai domiciliari, per dodici il gip del tribunale di Catania che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare ha disposto l’obbligo di firma, gli altri invece risultano indagati a piede libero.

Durissimo il commento del sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo: “Occorre severità nei confronti di coloro che adottano atteggiamenti che vanno contro la pubblica amministrazione. Attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio, nel rispetto dei dipendenti che giornalmente svolgono il loro dovere. Saremo rigorosi nell’applicare le leggi vigenti di competenza dell’amministrazione comunale previste per questo genere di reati. Ci costituiremo parte civile”.