Le Lettere

I missili di Berlino

Merz darà all’Ucraina i missili Taurus, che Scholz aveva negato. E per giustificarsi dice “Siamo aggrediti dalla Russia, dobbiamo difenderci”. Aggrediti? A me sembra una pazzia.
Ivana Morsetti
via email

Gentile lettrice, pensi a quando gli europei, sicuri di vincere, dicevano “Non bisogna umiliare Putin”, e guardi dove siamo ora. Siamo al punto che la Russia ha inflitto alla Nato una batosta storica: con pochi alleati effettivi (Iran, Nord Corea e Cina) ha battuto i 32 paesi Nato che avevano allestito un esercito di oltre mezzo milione di ucraini con armi sofisticate per combattere per procura la Russia. Fu l’ennesima, subdola aggressione degli anglo-europei alla Russia. Ora schiumano di rabbia e capovolgono la verità: “Siamo aggrediti”. Buffoni. Tutto procede come da manuale verso una guerra da cui la Russia uscirebbe ferita e l’Europa morta. E dico Europa perché escludo in modo assoluto che gli Usa interverrebbero: sanno che in tal caso sarebbe un conflitto nucleare, cioè un suicidio per l’America e per tutti. L’irresponsabile Merz vuole mandare i Taunus. Il predecessore Scholz lo aveva evitato perché, disse, i Taunus sono sistemi complessi e possono essere azionati solo da ufficiali tedeschi (“come fanno inglesi e francesi coi loro missili”, aggiunse, rivelando che Londra e Parigi hanno soldati sul campo). Sono nani pericolosi. Lo sa cosa? Dobbiamo ringraziare che a Mosca ci sia il “macellaio” Putin, con nervi d’acciaio, sangue freddo e pazienza quasi infinita. Chiunque altro, al suo posto, avrebbe cancellato l’Ucraina a suon di atomiche e avrebbe zittito una volta per tutte l’inetta Europa.