I pm di Milano chiedono un’altra condanna a 3 anni e 4 mesi per Genovese

Torna in aula Alberto Genovese. E' imputato per altre due brutali violenze sessuali. Per lui l'accusa ha chiesto 3 anni e 4 mesi.

I pm di Milano chiedono un’altra condanna a 3 anni e 4 mesi per Genovese

Da Terrazza Paradiso a bordo del precipizio il passo a volte è breve. Ne sa qualcosa il milionario Alberto Genovese, oggi di nuovo in aula per il secondo filone del processo con rito abbreviato che lo vede imputato di abusi sessuali nei confronti di due giovani, che avrebbe commesso dopo averle stordite con mix mix di droghe. Genovese attualmente sta scontando la condanna (definitiva) a 6 anni e 11 mesi perché riconosciuto colpevole di aver brutalmente stuprato e ripreso altre due ragazze dopo averle pesantemente drogate.

Torna in aula Alberto Genovese. È imputato per altre due violenze sessuali. Per lui l’accusa ha chiesto 3 anni e 4 mesi

All’imprenditore i pm di Milano Stagnaro e Filippini e l’aggiunto Letizia Mannella hanno contestato più “ipotesi di violenza sessuale”. Violenze che sarebbero avvenute tra il marzo 2019 e il novembre 2020 nei confronti di una modella 22enne, in un caso anche “con la collaborazione” dell’ex fidanzata Sarah Borruso, anche lei imputata. I due sono, poi, imputati anche per un tentativo di abuso su una 28enne che risale al febbraio 2020.

Oggi la parola era all’accusa, i pm per l’ex enfant prodige delle start app digitali hanno chiesto un’altra condanna, stavolta a 3 anni e 4 mesi e 20 giorni in continuazione con la precedente. Identico lo schema, per l’accusa: le feste, la cocaina, le violenze. Genovese è anche accusato di intralcio alla giustizia e detenzione di materiale pedopornografico. La sentenza arriverà solo nei prossimi mesi.

Imputato con lui, anche l’ex dj e amico Daniele Leali, ascoltato oggi nell’udienza a porte chiuse, perché accusato di intralcio alla giustizia. Avrebbe tentato, secondo l’accusa, su incarico di Genovese, di comprare il silenzio di una delle vittime del primo processo (una modella 18enne), offrendole otto mila euro. Leali è anche accusato e di cessione di stupefacenti. Per i pm era lui l’incaricato di recuperare la droga – la tanta droga – che veniva consumata dagli ospiti delle famigerate feste di Terrazza Sentimento. Per lui l’accusa ha chiesto una condanna a 5 anni di reclusione.

Leali: “C’era un consumo di gruppo (di droga, ndr) tra amici che avevano un accordo”

“Abbiamo replicato alle accuse e detto che siamo estranei a questi fatti. Confidiamo nella giustizia e nel lavoro della magistratura, ha detto Leali, al termine dell’udienza, “i fatti che sono successi non ci riguardano in prima persona, perciò abbiamo contestato queste accuse – ha affermato – C’era un consumo di gruppo di una cerchia di amici che avevano accordi su come venivano eseguite queste feste, ma sicuramente non c’era altro”. Leali spiega di non aver “mai dato né promesso soldi”.

Leali ha spiegato di non aver “mai dato né promesso soldi” a nessuno. Rivedere Genovese oggi in aula “è stato emozionante, ha riferito, tanti ricordi e tante cose vissute assieme”. “Ci siamo guardati, stretti la mano e fatti un saluto con dei cenni. È una persona che da già quattro anni vive in carcere, l’ho trovato provato. Sicuramente la paura c’è, ma io sono tranquillo e sicuro delle dichiarazioni che ho fornito, il gran lavoro della magistratura potrà appurare che le cose che ho detto sono vere”, ha sottolineato.

Chiesta la condanna anche per la fidanzata di Genovese, Sarah Borruso

Inoltre, sempre la Procura ha chiesto una condanna a 3 anni 4 mesi e 20 giorni per Sarah Borruso, l’ex fidanzata di Genovese, anche lei già condannata nel primo filone e in questo secondo processo imputata per concorso in alcune presunte violenze con l’imprenditore. Anche per lei, come per Genovese, la pena richiesta è “in continuazione” con gli altri episodi di abusi.

La sentenza tra alcuni mesi

L’11 giugno parleranno i legali di parte civile, ossia l’avvocato Luigi Liguori per la ragazza a cui Genovese e Leali avrebbero offerto soldi per ritrattare, e l’avvocato dell’associazione Donne in rete contro la violenza e inizierà a parlare la difesa di Genovese, coi legali Salvatore Scuto e Davide Ferrari. Intervento difensivo che si concluderà il 2 luglio, quando parleranno anche i legali di Borruso, l’avvocato Gianmaria Palminteri, e di Leali, il legale Sabino Di Sibio.