“La ‘ndrangheta si sta stabilendo in diversi paesi, dove trova una legislazione non attrezzata e mercati che offrono grosse possibilità di sviluppo. Non lo fa in modo militare, ma infiltrando, in modo silente, il tessuto economico, politico e amministrativo. Il nostro progetto è sviluppare la consapevolezza della minaccia mafiosa nel Mondo. Per il 2020 il nostro obiettivo è lanciare un attacco globale alla ‘Ndrangheta”. E’ quanto ha detto il direttore centrale della polizia criminale, Vittorio Rizzi (nella foto), nel corso di una conferenza stampa sulle attività del servizio per la cooperazione internazionale di Polizia. Nel 2019, secondo le informazioni dello Scip, sono stati 61 i latitanti arrestati ad associazioni criminali mafiose, in testa Camorra e mafia etnica e a seguire ‘Ndrangheta, Cosa nostra e mafie pugliesi, con 29 milioni di euro di beni sequestrati in 12 Paesi del Mondo.
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