Il 5 Stelle della musica barocca. Il Festival Alessandro Stradella sorprende Nepi: nei madrigali la denuncia di una società corrotta con i suoi abusi di potere

Le sonorità dei madrigali della musica barocca e la denuncia dei mali di una società con i suoi abusi. Sorprende a Nepi il festival Alessandro Stradella.

Le sonorità dei madrigali della musica barocca e la denuncia dei mali di una società lontana, con i suoi abusi di potere, il malcostume della prostituzione e dei peccatori tentati dal diavolo. Fino al 25 settembre si può scoprire una lezione preziosissima a Nepi, nel viterbese, dove è in corso la quarta edizione del festival dedicato al grande compositore seicentesco Alessandro Stradella. Una kermesse di musica barocca che è oggi uno dei più importanti festival del genere in Europa. Concerti, seminari, masterclass e conferenze dedicate non solo al musicista barocco, ma anche alla musica romana del suo tempo terranno compagnia agli ospiti. Il Festival, patrocinato dal Comune di Nepi e da Great Lenghts, è al centro del “The Stradella Project”, iniziativa dell’etichetta Arcana (Outhere) che ha curato l’esecuzione integrale delle opere stradelliane.

IL PERSONAGGIO A dare vita a questo progetto è Andrea De Carlo, direttore artistico del Festival, che valorizza proprio i lati di questo autore ancora poco conosciuto: “Stradella è ancora oggi un personaggio affascinante, è il Caravaggio della musica, la cui vita avventurosa e romanzesca si conclude bruscamente a Genova per mano di un sicario quando aveva solo 43 anni”. Stradella ci ha lasciato una grande quantità di composizioni: oltre trecento opere, in gran parte inesplorate che attraversano tutti i generi (dal sacro al profano, dal vocale allo strumentale) ma con uno stile ben ancorato alla polifonia rinascimentale. Un autore originale e innovatore che abbraccia quasi tre secoli di stile, oggetto di ammirazione e di plagio da parte dei compositori delle generazioni successive.

GLI APPUNTAMENTI – Comunicazione ma anche formazione tra gli obiettivi primari del Festival, e per questo motivo la rassegna terrà delle masterclass per avvicinare i giovani interpreti al linguaggio di Stradella e alla musica del ‘600. Tra i vari appuntamenti, il 16 settembre nella Chiesa di San Pietro ci sarà il concerto dell’Abchordis ensemble in un programma che accosta la scuola romana a quella napoletana. E per la prima volta nel festival, musica antica e contemporanea si incontreranno il 21 settembre, nella Chiesa di San Biagio ne “Il canto delle pietre”, in cui il controtenore Giuseppe Zambon sarà accompagnato da violoncello, oboe barocchi e live electronics. La rassegna si chiuderà il 25 con il concerto finale dei docenti e degli allievi nella Chiesa di San Tolomeo.