Il Bestiario della settimana – Lollo apparecchia la tavola… della pace con un calice di vino

La dolce vita (zuccherata) di Gasparri, le domande di Vespa che non sentiremo, Vannacci vittima di una strana censura

Il Bestiario della settimana – Lollo apparecchia la tavola… della pace con un calice di vino

In alto i calici

Lo so, tutte le settimane il protagonista iniziale di questa nostra bestiale carrellata è sempre lui, il ministro all’Agricoltura e Made in Italy, nonché cognato d’Italia, Francesco Lollobrigida che questa volta ci ha deliziato con un’altra perla. Intervistato dall’agenzia Vista spiega quanto “è importante nella nostra alimentazione stare a tavola, discutere, ragionare, bere un bicchiere di vino”. Poi la chiosa fenomenale: “Quante guerre non ci sarebbero state con delle cene ben organizzate”. Irraggiungibile.

Mala tempora

Nella Rai accusata di essere sempre di più TeleMeloni sono andate in onda le previsioni del tempo. In video appariva il solito militare compito che spiegava venti, fulmini e saette. Sotto di lui, ai telespettatori però è comparsa la scritta “Nicola Procaccini Fratelli d’Italia”, riferita all’europarlamentare meloniano co-presidente del gruppo dei Conservatori e dei riformisti europei. Il tempo è incerto, ma TeleMeloni no.

Sindrome di Peter Pan

“Siamo contro la tassa sullo zucchero perché colpisce i consumi dei bambini”, ha detto il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. Un sovraconsumo di zuccheri liberi in età infantile si associa in primis ad un aumento delle carie ai denti, ma anche ad un aumento del rischio di sovrappeso e obesità (specialmente con il consumo di bevande gasate zuccherate) e di problemi gastrointestinali (flatulenza, diarrea, dolore addominale). Poi ci sono problemi di diabete e di malattie cardiovascolari. Gasparri però è un liberale vero e combatte per il diritto di farsi del male in età infantile. Poi quando sono più grandi invece vuole decidere perfino quali siano le “buone maniere” e le “brave famiglie”. Sindrome di Peter Pan.

Strana censura

La campagna elettorale del generale Roberto Vannacci prosegue senza troppi sussulti. Dopo la sua lettera di scuse frignate alla pallavolista Paola Egonu e dopo essere stato isolato da quasi tutta la Lega, ora al generale non resta che lamentarsi di essere censurato. L’aspetto meraviglioso è che il censurato Vannacci si lamenta della censura dalle prime pagine dei giornali, nei telegiornali, nelle trasmissioni televisive e in incontri pubblici. Un mondo al contrario, aveva ragione lui.

Intelligenza napoletana

“Una cosa è certa: l’intelligenza artificiale non riuscirà mai a battere un napoletano. Il giorno in cui l’intelligenza artificiale riuscirà a fregare un napoletano quando a sua volta vi frega consegnandovi una radio che invece è un mattone: in quel caso è meglio andare a casa ma resto convinto che non ci sarà mai una intelligenza artificiale in grado di fare una cosa del genere”. Questa la battuta fatta con un sorriso dal generale Luca Goretti, capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare nel corso di un evento a Roma, il 9 maggio scorso, per il centenario del “Ruolo delle armi”. Direi che siamo pronti alla sfida dell’intelligenza artificiali con una catena di comando del genere. Sicuro.

Vespaio di domande

L’Agcom (e le leggi) ci impediscono di assistere alle puntute domande che Bruno Vespa avrebbe posto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla segretaria del Pd Elly Schlein nel confronto televisivo che non si farà nel suo salotto. Per avere un’idea di cosa ci siamo persi basta rivedere quel servizio del Tg1 in cui chiedono a Vespa quale sarebbe stata la prima domanda. Lui risponde: “Che bello avere due donne qui”. Peccato che non sia una domanda, tra l’altro.