Il caos politico premia Salvini: se si vota per Matteo sarà un trionfo. Parla il sondaggista Noto: “Lega primo partito sia col Centrodestra che con M5S”

Il caos politico premia Salvini: se si vota per Matteo sarà un trionfo. Parla il sondaggista Noto: "Lega primo partito sia col Centrodestra che con M5S"

In mezzo all’enorme caos politico che tiene col fiato sospeso gli elettori italiani ormai da 88 giorni, c’è una certezza: “Il Movimento cinque stelle sta perdendo terreno. Se c’è uno spostamento di voti, noi lo vediamo sulla Lega di Matteo Salvini, a prescindere se vada col Centrodestra o con lo stesso Movimento”. Questo è il quadro tratteggiato a La Notizia da Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi. “Dagli ultimi dati che abbiamo – ribadisce il sondaggista – lo spostamento di voti è a tutto vantaggio della Lega, di certo non del Movimento cinque stelle”.

I pentastellati, dunque, continuano a perdere consenso?
Assolutamente sì. Tenga presente che noi davamo i Cinque stelle subito dopo il 4 marzo anche al 35-36%.

E oggi?
Un po’ a causa dell’alleanza con la Lega, un po’ per il modo di gestire la formazione del Governo, i Cinque stelle sono crollati al 29%. Addirittura meno di quanto raccolto il 4 marzo.

Salvini ha cercato, invece, di mantenere una linea costante. Oggi cosa raccoglierebbe la Lega?
Il partito di Salvini è passato dal 17,7% del 4 marzo al 25% di oggi.

E se ipotizzassimo una coalizione “classica” con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia?
Diciamo che il Centrodestra è a metà tra il Paradiso e l’Inferno. Un Centrodestra con la Lega lo valutiamo intorno al 41%. Ci sarebbero, dunque, buone probabilità che abbia la maggioranza dei parlamentari. Se la Lega dovesse lasciare il Centrodestra e andare con i Cinque stelle, invece, le cose cambierebbero enormemente, nel senso che la Lega aumenterebbe al 28% e Forza Italia diminuirebbe all’8% e Fratelli d’Italia crollerebbe al 2%. In questo caso, insomma, ci potrebbe essere una catastrofe nel Centrodestra.

NotoA tutto vantaggio di un’ipotetica alleanza Salvini-Di Maio.
Esattamente. Lega e Movimento cinque stelle avrebbero una maggioranza più che netta. Ma le dirò di più: con un’alleanza Lega-Cinque stelle, il Carroccio supererebbe anche i Cinque stelle perché il Movimento cederebbe voti al Pd.

A proposito del Partito democratico: anche qui nelle ultime settimane non si è brillati di costanza, con un passo avanti e uno indietro nei confronti di Cottarelli.
Il Pd è in forte calo. Se le alleanze dovessero essere quelle del 4 marzo, noi diamo il Pd intorno al 16%. L’unico circostanza in cui aumenta il Pd, in forma indiretta, è se i Cinque stelle dovessero allearsi con la Lega: in quel caso arriverebbero al 20%, recuperando quella parte di elettorato che non accetterebbe un’alleanza del Movimento con Salvini. Però, ovviamente, è un vantaggio indiretto.

Capitolo Quirinale. La presidenza della Repubblica è sempre stata considerata dagli italiani baluardo di garanzia costituzionale. Oggi c’è fiducia in Sergio Mattarella?
Il presidente della Repubblica ha subito un lieve decremento: la fiducia nei confronti di Mattarella è intorno al 47% ed era al 51% qualche settimana fa. Credo, però, che ci sia stato un grande problema di comunicazione di Mattarella: la forza di comunicazione di Salvini e Di Maio è stata molto più incisiva rispetto a quella di Mattarella.

Questa, dunque, la ragione del calo di fiducia?
Diciamo che la presidenza della Repubblica ha un po’ sottovalutato il valore della comunicazione e  questo ha inciso in un lieve decremento.

Ultima domanda: se si dovesse fare un Governo Lega-M5S con Savona non all’Economia, come risponderebbero gli elettori?
Nell’immediato ci potrebbe essere una percezione positiva considerando che l’angoscia del caos istituzionale crea preoccupazione nell’elettorato. Poi ovviamente il Governo sarà valutato sui fatti.