Il Carroccio esulta ma ha poco da stare allegro. Salvini straparla di maggioranza in frantumi, ma dopo gli scatoloni ai ministeri i leghisti hanno perso le ultime poltrone

Agosto è nell’immaginario collettivo il mese delle tanto agognate ferie, delle vacanze, dei bagni in mare e dei falò di Ferragosto in spiaggia, delle passeggiate in montagna e delle grigliate in compagnia. Divertimento, relax, sole e spensieratezza. Questo quadro idilliaco non è però per tutti: per i leghisti il mese che deve il suo nome al primo imperatore romano, Ottaviano Augusto, è il mese più infausto dell’anno.

AGOSTO NON TI CONOSCO. Più che di vacanze è tempo di scatoloni: esattamente un anno fa gli esponenti del Carroccio sloggiavano dal governo e dalle ambite poltrone ministeriali con annessi sottosegretariati e oggi, più o meno nello stesso periodo, sloggiano dalle comode e strategiche presidenze delle commissioni parlamentari di Palazzo madama e Montecitorio. Hanno poco da gioire i senatori della Lega Gian Marco Centinaio, che lo scorso anno in questa data era (per ancora un pugno di giorni) ministro delle Politiche Agricole, Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in commissione Agricoltura e Rosellina Sbrana, componente della medesima commissione per il fatto che il leghista Gianpaolo Vallardi riconfermato alla presidenza. Dicono che la maggioranza non esiste più… proprio nel giorno in cui Conte incassa un fondamentale sì allo scostamento di bilancio. E poi, al Senato, si tratta di due commissioni (l’altra è la Giustizia che rimane all’esponente del Carroccio Andrea Ostellari) su 14. Non esattamente un successone, tanto più che i due campioni delle politiche anti europeiste e no euro, Alberto Bagnai e Claudio Borghi devono sloggiare rispettivamente dalla commissione Finanze e Tesoro al Senato e dalla Bilancio della Camera. Dove la Lega perde anche le fondamentali Attività produttive dove sedeva  Barbara Saltamartini e la commissione Trasporti e Telecomunicazioni, con Alessandro Morelli che deve lasciare il posto a Italia Viva. “La maggioranza è in frantumi, completamente saltato l’inciucio 5Stelle-Pd”, esulta  leader della Lega. Matteo Salvini dovrebbe riflettere che ad essere andati in frantumi, fra un Mojito al Papeete di Milano Marittima e una citofonata ad un presunto spacciatore a Bologna, sono i suoi sogni di gloria. Dallo scorso glorioso agosto romagnolo fra le cubiste non ne imbrocca una che sia una e più che guardare in casa d’altri farebbe bene a dare un’occhiata nella propria.