Il caso Napoli scoppia nel Pd. Il risultato delle primarie è stato convalidato. Ma la minoranza dem torna all’attacco con Bersani

di Alessia Vincenti

Il ricorso di Antonio Bassolino è stato respinto. E le primarie a Napoli diventano un caso nazionale. Con Pier Luigi Bersani che lancia la sua offensiva, mentre la vincitrice Valeria Valente esulta. La decisione della commissione dei garanti è arrivata nella giornata di ieri: i video che testimoniano come gli elettori siano stati portati al seggio da alcuni esponenti del Partito democratico locale. Del resto l’ex sindaco non aveva fatto professioni di ottimismo sul pronunciamento, parlando di una “sentenza preconfezionata”. E i suoi rappresentanti – nella stessa commissione di garanzia – hanno definito tutto una “farsa”, tanto da lasciare in anticipo la riunione. Dopo il verdetto di convalida del risultato, Bassolino è perciò tornato all’attacco: “Invece di riflettere e discutere il Pd chiude gli occhi. È un colpo di spugna che offende le primarie e la città”. Ora è davvero impensabile che possa sostenere la candidata ufficiale. Ma, come prevedibile, la questione è andata oltre ai confini napoletani: “È irrituale che ci siano stati pronunciamenti di esponenti dell’esecutivo del partito prima della commissione di garanzia”, ha dichiarato l’ex segretario dem Bersani. Il riferimento era alle affermazioni del presidente nazionale del partito, Matteo Orfini, e del vicesegretario Pd, Lorenzo Guerini, che erano intervenuti contro l’eventuale annullamento delle primarie. “Se ci sono stati illeciti, anche non penalmente rilevanti ma discutibili, nel merito della regolarità dello svolgimento del singolo caso, è giusto che si prendano provvedimenti per quel singolo caso. Ma quel caso non mi sembra infici l’esito delle primarie”, aveva dichiarato Orfini.

SCONTRO – Nel Pd monta la tensione. E la minoranza dem ha alzato ancora di più la voce. “Non ci dovrebbero essere queste sgrammaticature e bisogna entrare nel merito perché c’è un problema politico gravissimo: il disagio dei nostri elettori”, ha incalzato Bersani. E dall’altra parte cosa dicono i renziani? Il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, ha cercato di abbassare i toni: “Nella libertà ognuno esprime la sua opinione. Dopo di che la commissione ha preso una decisione con la saggezza propria di un organismo di garanzia”. Il numero due della segreteria Guerini è stato ancora più netto: “Le primarie sono valide, ora stop alle polemiche interne”.

MOTIVAZIONE – Il presidente della commissione dei garanti, Giovanni Iacone, haspiegato il motivo per cui è stato respinto il ricorso di Bassolino: “Complessivamente gli episodi contestati non determinavano la invalidità dei seggi posto che nei seggi, come certificato dai verbali non si è verificata alcuna irregolarità. Si è votato per 13 ore e nel video si vedono due minuti e mezzo di immagini”. Ma le motivazioni non hanno convinto gli avversari politici. Beppe Grillo ha ironizzato: “Il Pd respinge il ricorso di Bassolino. I brogli e la compravendita di voti sono avvenuti regolarmente”.