Il consulente-ferroviere che fa frenare treni e metro

di Stefano Sansonetti

Non solo “l’uomo che sussurra ai potenti”, ma anche quello che cerca di fare soldi mettendo i freni a treni e metropolitane. E che sta mandando a regime una società di consulenza che proprio nei mesi scorsi, dopo aver già debuttato a Roma, ha aperto un ufficio a Milano, a due passi da Piazza San Babila. Benvenuti nel mondo degli affari che ruotano intorno a Luigi Bisignani, “lobbista” tornato in questi giorni sotto i riflettori per il libro scritto con Paolo Madron. Dopo gli affari fatti negli anni scorsi con la società tipografica Ilte, gli ultimi sviluppi che riguardano il suo business riservano diverse sorprese. Oggi Bisignani agisce attraverso due società: la Four Consulting e la Italian Brakes. Con quest’ultima che ha allargato il perimetro dei suoi interessi anche a Turchia, Marocco, Tunisia, Polonia e Slovacchia. Senza contare che dagli archivi spuntano a carico di Bisignani anche due ipoteche, a quanto pare per qualche “problemino” fiscale. La prima, datata 22 novembre 2004, iscritta a favore dell’allora Servizio di riscossione dei tributi della provincia di Roma, per un importo di 33.700 euro. La seconda, intervenuta il 31 marzo del 2010, a favore di Equitalia, per un importo di 39.516 euro. I carichi, a quanto risulta, sono però stati cancellati il 4 febbraio del 2011.

La consulenza
Tornando agli affari, l’ultima creatura messa in piedi da Bisignani si chiama Four Consulting. Si tratta di una società nata il 27 febbraio del 2009 con un capitale sociale di 10 mila euro. Bisignani ne è amministratore e socio con il 60% delle azioni. Accanto a lui, sempre nel ruolo di amministratore e con il residuo 40%, troviamo Alessandro Bondanini, manager da tempo socio di Bisignani. La Four Consulting, in base a quanto riportato nei documenti societari, ha un oggetto sociale che comprende l’attività di consulenza a 360 gradi. Tra le attività sono segnalate “l’organizzazione di eventi economici, artistici, pubblicitari e culturali”. Accanto a esse si indica “l’attività di marketing e pubbliche relazioni”. In più è prevista “la consulenza per la ristrutturazione aziendale, anche attraverso l’individuazione di nuove opportunità di investimento”. In base all’ultimo bilancio 2012 la Four Consulting ha messo a segno un fatturato di 662 mila euro, con un’impennata del 241% rispetto al 2011. Sintomo di un’attività che sta andando a regime, seppure con un esercizio chiuso in rosso (-27.950 euro). L’ultimissima novità in ordine di tempo è rappresentata dall’apertura, intervenuta il 21 gennaio del 2013, di un ufficio in via Mascagni a Milano, dopo l’altro ufficio precedentemente aperto a via del Corso a Roma il 1° dicembre del 2011.

Treni e Ferrovie
Accanto all’attività di consulenza, però, Bisignani mette il 35% detenuto nel capitale della Italian Brakes spa, una società napoletana che produce sistemi frenanti per treni, metropolitane e autobus. Il residuo 65%, tramite la IB srl, fa capo a Laura Bellicoso, che è anche amministratrice della società. Bisignani, tempo fa, ha ricollegato il suo ingresso nella Italian Brakes alla buonuscita ottenuta all’epoca dal gruppo Ferruzzi. Le ultime tracce contabili della società risalgono al 2010, esercizio chiuso con un fatturato di 3,6 milioni di euro. Nella relazione sulla gestione relativa a quel bilancio vengono elencati i principali clienti, grosso modo alcune aziende di trasporto pubblico locale: Atm Milano, Ferrovie Le Nord, Amt di Genova, Atac di Roma, Metronapoli e Circumvesuviana. All’epoca il principale cliente veniva identificato delle Ferrovie dello stato, ma i rapporti si sono deteriorati, anche in conseguenza dell’inchiesta sulla P4 che ha colpito Bisignani e che ha visto temporaneamente iscritto nel registro degli indagati anche l’ad di Fs Mauro Moretti. Sempre nel 2010, però, tra gli altri clienti dell’Italian Brakes venivano indicati Ansaldo Breda (gruppo Finmeccanica), Bombardier Italia e Siemens Austria. Tra le forniture all’estero, invece, erano date in aumento quelle verso Tunisia, Marocco, Slovacchia, Polonia. Infine si citavano rapporti commerciali in arrivo con la Breda Menarini Bus, altra società di Finmeccanica recentemente coinvolta in un’inchiesta a Roma su un giro di presunte tangenti per la fornitura di 45 filobus.

@SSansonetti