Il Covid-19 continua a circolare e preoccupare: 379 nuovi casi e nove morti nelle ultime 24 ore. Il report dell’Iss: “Attivi 736 focolai di cui 123 nuovi”

Nel giorno in cui anche il presidente della Repubblica sottolinea l’esigenza di non abbassare la guardia sull’emergenza sanitaria coronavirus, il bollettino fornisce numeri allarmanti: sono 379 i nuovi positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 247.537 casi da inizio epidemia. Un dato in linea con quello di ieri, quando erano stati registrati 386 nuovi contagi, un terzo dei quali però in un centro d’accoglienza in Provincia di Treviso. Rispetto a 24 ore fa, invece, sono aumentati i decessi: 9 contro i 3 di ieri, che portano il totale delle vittime a 35.141. I numeri delle ultime 48 ore, specie se rapportati a quelli dei giorni scorsi e delle scorse settimane, testimoniano che i contagi complessivi da Covid in Italia continuano ad aumentare. Nelle ultime 24 ore i tamponi effettuati sono stati 68.444, in ulteriore aumento di quasi 7 mila rispetto a ieri. I nuovi casi si registrano soprattutto in Veneto (+117) e in Lombardia (+77). Una sola regione senza nuovi contagiati: si tratta della Valle d’Aosta. Colpisce, sopratutto, il trend di nuovi contagi in Veneto. Se ieri sembrava che l’aumento fosse riferibile quasi esclusivamente al centro migranti di Casier, oggi il trend è confermato. Tornano a diminuire invece i pazienti in terapia intensiva, che in 24 ore passano da 47 a 41 (-6). Calano anche i ricoverati con sintomi (-32), che sono ora 716. Le persone in isolamento domiciliare sono 11.665 (+230), gli attualmente positivi 12.422 (+192). I dimessi e guariti sono 199.974 (+178).

“L’Istituo superiore di Sanità e il ministero della Salute, inoltre, nel loro monitoraggio settimanale confermano che la situazione è ben lungi dall’essere risolta: “Persiste una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli, provoca focolai anche di dimensioni rilevanti, talvolta associati all’importazione di casi da Stati esteri. Il numero di nuovi casi di infezione sebbene rimanga nel complesso contenuto mostra una tendenza all’aumento – si legge nel bollettino – Si ribadisce di rispettare i provvedimenti quarantenari, anche identificando strutture dedicate, sia per le persone che rientrano da paesi per i quali è prevista la quarantena, sia a seguito di richiesta dell’autorità sanitaria essendo stati individuati come contatti stretti di un caso. In caso contrario, nelle prossime settimane – dicono ancora i tecnici di Iss e ministero – potremmo assistere ad un aumento rilevante nel numero di casi a livello nazionale”. Per gli esperti, quindi, è molto pericoloso abbassare la guardia.