Il Covid? Altro che invenzione. Zaia gela Salvini e i negazionisti: “Abbiamo visto gente morire e vissuto brutte giornate”

A qualcuno saranno fischiate le orecchie quando il governatore del Veneto Luca Zaia, già stimatissimo nella sua regione e ancor più apprezzato – anche nel resto del paese, per la puntuale gestione dell’emergenza Coronavirus, riponde ai negazionisti: “Tutta un’invenzione? Noi abbiamo visto gente morire. Abbiano avuto centinaia di pazienti contemporaneamente nelle terapie infettive. Abbiamo avuto brutte giornate” ha puntualizzato, come se ce ne fosse bisogno, inaugurando all’ospedale di Schiavonia dell’Ulss 6 Euganea il Robot Da Vinci Xi. “Il modello matematico che abbiamo seguito dal primo giorno – ha proseguito il presidente della Regione – ci dava, senza lockdown, 2 milione di veneti infettati e il collasso delle terapie intensive. Lo dico a quei negazionisti che dicono che non esiste nulla. Anche noi siamo tempestati in questi mesi di gente che dice che questa è un’invenzione, roba da ‘Grande Fratello’ – conclude – noi abbiamo visto gente morire.” Tutto questo a pochi giorni dal convengo “negazionista” organizzato nella sala della Biblioteca del Senato da Vittorio Sgarbi e dal senatore leghista Armando Siri, a cui il segretario della Lega Matteo Salvini ha partecipato senza mascherina, nonostante i solleciti dei commessi, scatenando un vespaio di polemiche con l’accusa di voler ridimensionare la portata della pandemia .