Il Covid non fa regali. Natale con i tuoi ma senza esagerare. L’appello di Conte in vista delle feste: “Prudenza o la pagheremo cara”

Niente veglioni, baci o abbracci. Quello che ci aspetta sarà un Natale all’insegna della sobrietà. “Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive. Non ce lo possiamo permettere”, dice all’assemblea dell’Anci il premier. Che auspica comunque lo scambio dei doni anche per dare un impulso ai consumi. “Il governo non ha la palla di vetro”, spiega Giuseppe Conte. Ci sono segnali positivi nella curva epidemiologica per effetto delle misure adottate ma “non possiamo ora prevedere quale sarà la situazione” da qui alle festività natalizie.

Solo in prossimità si potranno dosare i giusti interventi. Conte difende il fatto che le misure del governo siano sempre state improntate al “principio di massima precauzione, chiara trasparenza, adeguatezza e proporzionalità” che non siano mai state prese “in modo avventato o sconclusionato, mai guardando i sondaggi”. Cita il capo dello Stato ricordando ai Comuni l’importanza della “sinergia tra i livelli istituzionali”. E s’impegna sul fronte dei ristori e delle risorse da garantire a persone e attività in sofferenza per le chiusure determinate dai Dpcm e per le conseguenze economiche della pandemia.

Sul fronte economico il governo lavora già ai prossimi provvedimenti. E per accelerare l’idea è quella di procedere in tempi brevissimi a un decreto ristori ter snello e successivamente a un decreto quater. Mentre si profilano all’orizzonte altre richieste di scostamento. Il Ristori ter da circa 1,3 miliardi, finanziato coi risparmi, dovrebbe arrivare già oggi in Consiglio dei ministri, insieme a una richiesta di scostamento per il 2020 da circa 7 miliardi, sulla base della quale fare, successivamente, il quater. Le nuove risorse andrebbero a rifinanziare i precedenti decreti Ristori che hanno previsto misure per le attività direttamente coinvolte dalle misure restrittive e in parte a finanziare ulteriori misure. Mentre più avanti, all’inizio del prossimo anno, sarà approvato un ulteriore scostamento a valere sul 2021. Con cui pianificare nuovi interventi.

Come conferma il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, si dovrebbe aggirare sui 20 miliardi. Il Ristori quater dovrebbe costituire una sorta di ‘chiusura perequativa’ delle misure già prese. Le riunioni tecniche e politiche si sono susseguite fino a ieri sera tardi per definire tempi e interventi. E’ stato, intanto, fissato per il 28 novembre il termine per la presentazione degli emendamenti alla manovra, ora all’esame della commissione Bilancio di Montecitorio. L’inizio delle votazioni è in programma per il 9 dicembre. L’approdo in Aula alla Camera è invece previsto per il 18 dicembre, con voto il 20 o il 21, probabilmente, quindi, con la fiducia. Dopo passerà al Senato. Al via da sabato le audizioni, che proseguiranno la prossima settimana. La giornata di audizioni di lunedì inizierà alle 10 con i sindacati e si concluderà con il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.