Il crollo del mercato immobiliare: come la Bce ha affossato un intero settore

Il rialzo dei tassi ha reso i mutui proibitivi e ha fatto crollare il mercato immobiliare italiano: nel 2023 compravendite in calo del 10%.

Il crollo del mercato immobiliare: come la Bce ha affossato un intero settore

Il 2023 è stato un anno nero per il mercato immobiliare. Il calo nell’anno è stato netto, con il settore residenziale che ha chiuso con quasi 710mila abitazioni acquistate, ovvero con una riduzione complessiva rispetto al 2022 che è stata quasi del 10%. Pesa, ovviamente, il rialzo dei tassi della Bce che ha portato i mutui su livelli proibitivi. 

I dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate sottolineano come il mercato delle abitazioni abbia mostrato tassi tendenziali negativi in tutti i trimestri del 2023. Anche se va detto che nel quarto trimestre il calo si è fermato al 3,3%, contro il 10% del terzo trimestre. Negli ultimi mesi dell’anno le abitazioni compravendute sono state più di 200mila. 

Il crollo del mercato immobiliare nel 2023: la causa è il caro mutui

A pesare, come prevedibile, è il caro tassi che frena la richiesta dei mutui. Addirittura nel quarto trimestre dello scorso anno la quota di abitazioni comprate con un prestito è scesa al 37%, con un dato così basso che non si vedeva dal 2021. 

Tra ottobre e dicembre, infatti, “registra una decisa diminuzione il dato riferito alla quota degli acquisti di abitazioni da parte di persone fisiche finanziate da mutui con ipoteca iscritta sull’immobile compravenduto, per la prima volta, dal 2021, al di sotto del 40%”. 

Il tasso medio di interesse nell’atto di mutuo ha raggiunto il 4,51%, un dato di nuovo in aumento dopo la lieve diminuzione del trimestre precedente. Il capitale di debito ammonta invece a circa 9,3 miliardi di euro, circa 2,3 miliardi in meno rispetto allo stesso trimestre del 2022. Insomma, se gli acquisti di case sono calate la motivazione è quasi esclusivamente legata al rialzo dei tassi.