Il decreto rilancio aiuta Paese, famiglie e imprese ad affrontare la crisi. Gualtieri: “Sono sicuro che l’Italia ce la farà”

“E’ un decreto che aiuta paese, famiglie, imprese ad affrontare la crisi e pone le basi per la ripartenza, diamo un sostegno a famiglie e imprese con delle risorse importanti per far ripartire il sistema economico. Sono sicuro che l’Italia ce la farà”. E’ quanto ha detto a Uno Mattina il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a proposito del decreto Rilancio approvato ieri sera dal Governo. “Aiutiamo a reggere il colpo e dare risorse per la ripartenza”, ha aggiunto il ministro. “Ci sono tantissimi lavoratori che non hanno ottenuto la Cig – ha detto ancora -: siamo intervenuti per riformare il meccanismo, spesso regionale e troppo farraginoso, ora già al momento della prenotazione all’Inps, sara’ possibile ottenere parte della cassa integrazione”.

“In questo decreto interveniamo sull’Irap – ha spiegato ancora Gualtieri -, una scelta importante frutto di un dialogo costruttivo con le imprese. Poi c’è un insieme di misure molto innovative per le imprese per reggere e sostenere le perdite. Auspichiamo che la riduzione del Pil sia temporanea. E’ un decreto che aiuta le famiglie, le imprese, i lavoratori con nuova liquidità, i prestiti garantiti ma anche a fondo perduto e risorse importanti per far ripartire il Paese. E poi c’è l’ecobonus con il credito d’imposta cedibile per far ripartire le imprese edili, una misura molto significativa, per far ripartire un settore importante per il Paese ma anche per fare un salto di qualità dal punto di vista dell’efficienza energetica, sara’ un incentivo molto significativo per i condomini”.

“Tra i provvedimenti a favore delle famiglie – ha aggiunto il ministro dell’Economia – c’è il reddito di emergenza, abbiamo potenziato i congedi parentali e portato il bonus baby sitter a 1200. Poi verranno erogate di nuovo tutte le indennità ai lavoratori autonomi, la seconda tranche arriverà automaticamente a tutti coloro che l’hanno già avuta”.

“Volevo fare una specie di stress test – ha aggiunto ancora Gualtieri – per capire come queste misure si traducono nella realtà concreta degli esercenti. Siamo andati al bar con i miei collaboratori e abbiamo parlato col titolare e fatto un po’ di conti. Effettivamente il risultato non era male: oltre ai 600 euro che aveva avuto, ci sono 1.800 euro di ristori, più 4.000 euro per l’affitto, 300 euro per le bollette. Insomma tutto compreso si arrivava tra i 7.000 e gli 8.000 euro. Il barista mi ha detto finora ho visto i 600 euro, quando arriverà tutto le offriremo il caffè”.