Il decreto sblocca-cantieri mercoledì in Consiglio dei ministri. Conte: “Nessun regalo ai concessionari. La soluzione compromissoria con questo governo non funziona”

Il premier Giuseppe Conte ha confermato che il decreto sblocca cantieri arriverà in Cdm mercoledì

Tutto come stabilito. Lo conferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: il decreto sblocca-cantieri sarà regolarmente all’ordine del giorno nel Consiglio dei ministri in programma mercoledì. “Ci abbiamo lavorato nelle ultime settimane molto intensamente – spiega il premier -. Avremo ancora un tavolo tecnico, stiamo rivedendo le ultime norme, poi mercoledì va in Cdm”.

Insomma, nessuno slittamento. E, a giudicare dalle dichiarazioni dell’avvocato del popolo, si profila un radicale cambio di indirizzo, sul tema degli appalti, rispetto al passato. “La soluzione compromissoria, se mi concedete anche un po’ ricattatoria, ‘tu mi realizzi un pezzo di infrastruttura e io ti concedo una proroga ben consistente della concessione’, con questo Governo non funziona”, avverte Conte parlando all’incontro con i sindaci astigiani e cuneesi di ieri sulla Asti-Cuneo.

“Sembrava indolore ma sono stati lasciate sul tavolo dei concessionari, in generale, tanti soldi dei cittadini”, taglia corto il presidente del Consiglio. Che aggiunge: “Questo sistema che stiamo realizzando concessione per concessione, lavori per lavori, infrastrutture per infrastrutture a me sembra offrire più garanzie di controllo della spesa pubblica, più garanzie di intervenire in modo oculato nella gestione di questi contratti pubblici”.

Confermato l’ordine del giorno di mercoledì, resta da capire quali cantieri saranno effettivamente sbloccati con il decreto del Governo (mentre procede in parallelo la riforma del Codice degli appalti). Matteo Salvini invoca un intervento radicale: “Se ci deve essere lo sblocca-Cantieri devi sbloccare tutto”. Qualche numero sul provvedimento lo dà, invece, Luigi Di Maio: “Otre 300 cantieri e 200mila posti di lavoro”.

“Lo sblocca cantieri mercoledì va in Cdm”, è quanto ha confermato il premier, Giuseppe Conte, aggiungendo che “c’è ancora un tavolo tecnico a Roma, questa sera, stiamo rivedendo le ultime norme”. “Ci abbiamo lavorato – ha aggiunto il presidente del Consiglio – molto intensamente sia a Roma sia sui cantieri”.