Di Gaetano Pedullà
Il giorno che il signor Mario Draghi prenderà i voti per fare il Governo ci provi pure a consegnare l’Italia ai nostri creditori europei. Fino a quella data però il suo disegno resta scandaloso. E pazienza se una politica moscia e i giornali della grande finanza si guardano bene dal chiamare le cose con il loro nome, ma è chiaro che il modello tecnocratico della Banca centrale sta alla democrazia come la peggiore zanzara può stare a un morto di sonno in una notte d’estate.
Cedere sovranità all’Europa, cioè spogliarci del diritto di autodeterminazione del popolo, per consegnare questo potere a oscuri burocrati messi al timone del mondo da imperscrutabili consorterie, significa azzerare secoli di battaglie all’oppressione dei monarchi o dei despoti di turno. Uno schiaffo ai martiri della Patria, a chi ha combattuto e pagato per farci essere uomini liberi. Certo, tutto questo poco importa a Draghi, un signore arrivato lì dove si trova passando dal club Bilderberg o dalla Trilateral (le più grandi massonerie mondiali). Chi controlla la grande finanza internazionale d’altronde oggi pensa di poter fare tutto quello che vuole.
Far morire migliaia di persone senza lavoro e senza speranza, umiliare una generazione di ragazzi disoccupati cronici, persino comprare il sangue di chi ha dato la vita per la libertà del suo Paese. Un orrore! C’è niente di peggio? Sì, vedere un gregge di intellettuali o di presunti sacerdoti della Costituzione ascoltare e star zitti.