Il fascino dell’Isis. Fermata dalla polizia un’italiana in Turchia. La ragazza è minorenne. Ha il passaporto italiano ma risiede in Francia

Una minorenne italiana è stata fermata circa due settimane fa dalla polizia turca nella provincia meridionale di Adana, vicino al confine con la Siria, e si trova al momento in stato di fermo in Turchia. La ragazza non era in compagnia dei genitori, che non si trovavano in Turchia. La giovane, con passaporto italiano, risulta residente con la famiglia in Francia.

LE OMBRE
La provincia di Adana, dove la ragazza è stata fermata, si trova a poca distanza dal confine turco-sirano, dove in passato diversi stranieri sono stati fermati dalle autorità turche con l’accusa di voler oltrepassare illegalmente la frontiera per unirsi all’Isis. Della vicenda si sta occupando il consolato italiano a Smirne. Anche la Farnesina ha confermato il fermo. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero degli Interni sono 81 i “foreign fighters” di nazionalità italiana entrati nelle file dello Stato islamico. Tra questi anche la 28enne italiana Maria Giulia Sergio. Certo, per ora non ci sono elementi che possano far pensare a contatti fra la giovane fermata e l’Isis. Ma i dubbi rimangono. Perchè i video delle decapitazioni, le dichiarazioni di entusiasmo con accento inglese o italiano per la proclamazione dello Stato Islamico hanno dato i loro risultati. La jihad è “fashionable” fra i giovani islamici. Non solo. Perchè sommando foreign fighters e non, tutti i militanti dello Stato Islamico impegnati in battaglia non sono, come si pensava 10mila, ma fra i 20mila e i 31mila500.