Il Festival di Venezia sulla Luna. Chazelle col film su Armstrong apre l’evento del Lido. Uno schiaffo ai negazionisti di ogni generazione

Aveva già aperto il Festival di Venezia, e non si può dire che non gli abbia portato fortuna. Era il 2016 quando il premio Oscar Damien Chazelle dava il via alla più importante mostra cinematografica italiana con “La La Land”, poi diventato un successo planetario. Una vetrina che si replica quest’anno con l’anteprima del 29 agosto di “First Man”, cioè il primo uomo sbarcato sulla luna. A interpretare Neil Armstrong in questa che si annuncia come una nuova pellicola cult è Ryan Gosling, mentre Claire Foy (The Crown) ne interpreta la moglie, Janet Shearon. Un racconto che abbraccia un’epopea, tra il 1961 al 1969, dall’arrivo di Armstrong alla Nasa sino a quel piccolo passo per un uomo che però diventava un grande salto in avanti per tutta l’umanità. Uno sbarco sulla Luna che lo stesso Chazelle dà per scontato, evidentemente poco a conoscenza di quanto arrivino lontano con la fantasia i negazionisti molto numerosi e assortiti anche in Italia, secondo i quali si trattò di una montatura sul modello poi raccontato da un altro film straordinario come “Capricorn One” (1977).

Nulla di scontato – “Oggi – ha detto il regista – diamo per scontato questa incredibile missione. Almeno i ragazzi della mia generazione. Cresci, sai che Neil Armstrong è andato sulla Luna, vedi le foto, la bandiera americana sventolare e ti senti orgoglioso. E dai tutto per scontato. La sfida, o la speranza, con questo film è quella di riavvolgere il nastro all’indietro e portare il pubblico nel momento immediatamente precedente la missione, quando ancora non era successo niente. A quel punto potrebbe essere più facile capire che si tratta della cosa più folle che un gruppo di persone abbia mai pensato di fare”. Con l’annuncio di ieri su “First Man” in proiezione è subito cresciuta l’attesa per la 75esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dal 29 agosto all’8 settembre. Evento che quest’anno avrà il vincitore del Leone d’Oro dell’anno scorso con “La forma dell’Acqua”, Guillermo del Toro, a presiedere la Giuria internazionale.