Il Filini di Fratelli d’Italia come quello di Fantozzi

Il deputato di FdI Francesco Filini consegna la relazione al decreto Capitali, ma deposita quella dell'anno scorso ad un altro testo.

Il Filini di Fratelli d’Italia come quello di Fantozzi

“Ragioniere, che fa? Batti lei?”. No, non è una scena di un film di Fantozzi, ma la cronaca parlamentare di una gaffe destinata a restare negli annali di Montecitorio. Protagonista il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Filini , neanche a farlo apposta omonimo del mitico geometra interpretato da Gigi Reder, tragica spalla di Paolo Villaggio nella fortunata filmografia entrata nella storia del cinema italiano.

Il deputato di FdI Francesco Filini consegna la relazione al decreto Capitali, ma deposita quella dell’anno scorso ad un altro testo

Tutto comincia quando l’altro Filini, quello eletto dal popolo, relatore del decreto Capitali, decide di rinunciare al suo intervento in aula e di consegnare l’intervento per iscritto al presidente della Camera Lorenzo Fontana. Una scelta insolita, sebbene consentita dal regolamento, visto che il compito del relatore sarebbe proprio quello di illustrare un provvedimento normativo ai colleghi. Ma è qui che la buonanima del Filini di Fantozzi trasmigra nel Filini deputato. Che invece dell’intervento annunciato ha consegnato al presidente di Montecitorio la relazione allegata ad un decreto dell’anno scorso che con quello all’esame dell’aula non c’entrava un fico secco.

Ad accorgersi della magagna, i parlamentari del Pd. Che non si sono certo fatti sfuggire l’occasione di infilare il dito nella piaga. E di attaccare “il dilettantismo e il modo caotico con cui ogni giorno governo e maggioranza si presentano in parlamento”, scrivono sul profilo Facebook del gruppo dem della Camera. “Solo questa settimana abbiamo sventato il tentativo della maggioranza di piegare a proprio vantaggio il giurì d’onore (che è una sorta di tribunale interno e per natura essere imparziale), e assistito a una caotica gestione del decreto milleproroghe con continui rinvii dei lavori, problemi con numero legale in commissione, divisioni nella maggioranza e disordine nella presentazione degli emendamenti del governo e dei relatori – aggiungono, rincarando la dose –. Una gestione confusionaria che conferma dilettantismo e insofferenza del governo e della maggioranza alla discussione parlamentare”.

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E il povero Filini? Non pervenuto. A parte una precisazione del Gruppo di Fratelli d’Italia che avverte di aver provveduto a rimettere le cose a posto: “Il file con la relazione corretta relativa all’AC1515 è stato inviato presso gli uffici competenti, sostituendo il precedente invio trasmesso per mero errore materiale”. Certo, non è la prima volta che i deputati di Fratelli d’Italia finiscono sotto i riflettori per le loro gaffe. Ne sa qualcosa il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Dai ricchi che mangiano meglio dei poveri alla fermata del treno ad personam, il cognato d’Italia ne ha combinate di cotte e di crude. Ora tocca all’anonimo, fino ad oggi, deputato FdI. Che si è guadagnato di diritto il titolo di “ragioniere” accanto a quello di “onorevole”. E magari chissà, pure una parte nel ruolo di Filini, la tragica spalla di Villaggio, in un possibile remake della mitica serie cinematografica.