Il gesuita Bertolaso promette miracoli. In Lombardia tutti vaccinati entro agosto. “Sarà la più grande operazione di Protezione civile che si sia mai vista in Italia”

Il gesuita Bertolaso promette miracoli. In Lombardia tutti vaccinati entro agosto. “Sarà la più grande operazione di Protezione civile che si sia mai vista in Italia”

Una scuola che, forse, l’ha formato più di ogni altra cosa. Pochi sanno che Mario Draghi ha frequentato il Classico dei Gesuiti a Roma a 17 anni. “Brillante ma chiuso”, lo ricordano i compagni. Andava bene, studiava ma non troppo: “Esploderà all’università”. E in classe con lui, ricordava qualcuno ieri, c’era anche Luca Cordero di Montezemolo. Ma, soprattutto, c’era Guido Bertolaso (nella foto). Un altro uomo – ritenuto – della provvidenza. Ma spesso, però, inspiegabilmente. Ultimamente, per quanto riguarda Bertolaso non è che sia andata bene né in Lombardia né nelle Marche dove pure era stato chiamato per fronteggiare l’emergenza. Ora Attilio Fontana l’ha richiamato per la campagna vaccinale e lui ha promesso miracoli entro agosto. Forse ci riuscirà visto il passato dai gesuiti.

“Sono arrivato da 72 ore – ha detto l’ex capo della Protezione civile -, la struttura tecnica composta dalle Dg Welfare e Protezione Civile e Areu è pronta e ha già iniziato a lavorare. L’abbiamo chiamata Unità di crisi, in onore e coerenza con il metodo che useremo per quella che sarà la più grande operazione di Protezione civile che si sia mai vista in Italia. Abbiamo iniziato a lavorare sulle piante organiche dei team che saranno impiegati nelle vaccinazioni e sulle location dove questi opereranno. L’organizzazione sarà diversificata per territori e per questo puntiamo sul coinvolgimento dei sindaci e degli attori locali, sia per i luoghi da utilizzare, che per le equipe da mettere in campo”.

“Sabato e domenica in un padiglione della Fiera di Milano – ha aggiunto Bertolaso – verrà effettuata la seconda fase della sperimentazione avviata da Areu, qualche settimana fa, attraverso la vaccinazione di circa 2.500 volontari dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza, che riceveranno la seconda dose. Cronometreremo i tempi dall’inizio al termine della singola somministrazione per capire il totale del numero di vaccini che si riesce ad effettuare nelle 24 ore. Tutto quello che abbiamo messo in piedi è condizionato all’arrivo dei vaccini e alle bizzarrie delle industrie farmaceutiche. Sappiamo che altri sieri, oltre a quelli attualmente autorizzati sono in arrivo”.

“Credo che – ha aggiunto parlando del vaccino russo Sputnik – se ne parlerà sempre di più. Gli studi pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Lancet hanno evidenziato la sua efficacia e soprattutto l’assenza di effetti collaterali severi anche nelle sperimentazioni effettuate su volontari, individuati con metodi rigorosi. Quello che ci vede impegnati non è una corsa a chi è più bravo o capace, semplicemente occorre fare presto perché ogni minuto che perdiamo equivale a una persona che muore. Di morti per questa emergenza, l’Italia ne ha già avuti troppi. Dobbiamo fare presto e bene”.